Che sia per migliorare la propria immagine o per far durare di più la durata della batteria dei propri prodotti, Apple ha messo molta enfasi negli ultimi anni sull’impatto CO2 dei propri dispositivi. A parte i discorsi sull’ecologia, è utile conoscere uno strumento disponibile in OS X Mavericks che ci permette identificare le applicazioni che costano di più in termini energetici.
L’app Monitoraggio Attività è disponibile nella cartella Applicazioni di OS X, o semplicemente usando Spotlight. Presente da parecchi anni, il Monitoraggio Attività è stato aggiornato con Mavericks ed è essenziale, direi, per visualizzare in che modo i processi (le app e i processi in background) usano le risorse sul Mac, come il processore, la memoria, il disco, il network e il consumo energetico complessivo. Tutte le funzioni dell’app sono descritte da Apple nella Knowledge Base, ma noi ci centreremo oggi su quanto indicato nella colonna “Impatto energetico”.
Facendo click su “Impatto energetico”, vengono ordinati i processi in ordine di consumo. Se vi chiedete quindi chi stia cicciuando la batteria del vostro MacBook ad un ritmo così intenso, troverete la risposta probabilmente in testa alla lista. Facendo alcune prove, ci siamo resi conto che Skype consuma molta batteria durante le chiamate, sopratutto perché fa richiamo ad alcune delle risorse del sistema che consumano maggiore energia: video e WiFi.
I miglioramenti di Monitoraggio Attività in Mavericks arrivano assieme a tutta una serie di accortezze e migliorie che riguardano il prolungamento delle durata della batteria apportate nell’ultimo sistema operativo targato Apple e che ritroveremo in Yosemite.
La funzionalità App Nap introdotta in Mavericks abbassa l’uso della CPU ed ottimizza quindi l’uso della batteria, ibernando le applicazioni che non corrono in foreground. Le operazioni costose in termini di CPU vengono accorpate in una singola esecuzione di più programmi: questo batch processing può ridurre l’utilizzo della CPU di un 72%. La compressione della memoria RAM, che corre in parallelo a queste due funzionalità, compatta i processi meno usati e quindi meno tempo viene sprecato nel leggere e scrivere il contenuto della memoria sullo swap sul disco.
Oltre a queste accortezze del sistema operativo, molte funzionalità di risparmio energetico sono incorporate nel Power Saver di Safari. Con Power Saver, Safari riconosce i plug-in azionati ai margini dei siti web, risparmiando, anche in questo caso, energia. Pensiamo in particolare a quai banner in Flash che non fanno altro che consumare la batteria inutilmente.
Prestiamo quindi attenzione alle app usate e monitoriamone il consumo energetico con Monitoraggio Attività: sono queste accortezza che aiutano a prolungare di parecchio la durata della batteria dei nostri MacBook.