Tutto è partito da Ron Amadeo su Twitter, editor che scrive da anni di dispositivi Android su ArsTechnica, il prestigioso blog statunitense specializzato in hardware di dispositivi mobili. Ron ha pubblicato un’immagine nella quale mette a confronto le specifiche hardware del nuovo iPhone 6 con quelle del Nexus 4, smartphone uscito fine novembre 2012.
Il risultato del confronto è, a prima vista, sconcertante: le caratteristiche mostrate nell’infografia del nuovo iPhone 6, che abbiamo visto nel live di martedì sera, e quelle del Nexus 4, di due anni più giovane, sono sorprendentemente uguali; tant’è che dalla rete si ironizza, augurando un bel “Benvenuti nell’anno 2012” agli utenti Apple che acquisteranno un iPhone di ultima generazione.
Le caratteristiche presenti nel Nexus 4 (e anche nell’iPhone 6) sono le seguenti:
- schermo da 4,7”
- 750p di risoluzione
- pagamenti NFC
- notifiche
- widget
- tastiere di terze parti
- suggerimenti in battitura
- comunicazione fra le app
- backup delle foto sul Cloud
- stato della batteria
Per dirla tutta, lo schermo dell’iPhone ha 1334×750 pixel e risoluzione 336 ppi contro i 768×1280 pixel e 318ppi del Nexus 4, ma tant’è: si tratta di prodotti molto simili. Entrambi hanno anche una fotocamera da 8 megapixel ed una fotocamera da 1,2 megapixel. A questo annuncio, si sono scatenati beninteso gli sfottò della Rete e degli Apple-haters.
Se è vero che l’iPhone 6 imbarca una tecnologia di “seconda generazione”, per così dire, la differenza la fa come al solito l’integrazione ed il sistema operativo. L’iPhone è un prodotto di massa, per quanto il suo prezzo urli il contrario, e in quanto tale deve essere solido ed affidabile, cioè deve usare una tecnologia ben assestata ed integrarla in modo tale che l’utente la usi naturalmente. Così, ad esempio, la fotocamera da 8 megapixel è affiancata dal flash a doppia tonalità, che rende le foto con colori più naturali.
Se la tecnologia dei dispositivi Apple è confermata dall’uso -anche sugli Android, si- quello che marca la differenza è anche il sistema operativo. Senza entrare nei pregi e difetti di iOS e Android, il primo è senz’altro facile da usare, con un’interfaccia utente intuitiva e adattata a tutti i dispositivi della Mela.
“Nel 2016”, conclude Ron Amadeo, “avrete la ricarica wireless, resistenza all’acqua, controllo ad infrarossi, supporto multi-utente, selezione dell’app di default, app a mezzo schermo, installazione delle app dal browser e pulsanti virtuali”, tutte caratteristiche già presenti nei vari dispositivi Android e che Samsung stessa non esita a sottolineare pesantemente con una serie di nuovi spot televisivi.
Nel 2016 avremo forse tutte queste caratteristiche e gli utenti dell’iPhone ne saranno senz’altro felici, come possono essere felici dello schermo più grande dell’iPhone 6 plus che Steve Jobs aveva giurato non creare mai: le dimensioni dell’iPhone 4 di allora gli andavano più che bene. Ma il cambio di gestione e di tempi hanno detto altrimenti, facendo così allargare l’offerta degli iPhone nel mondo.