Dopo il lancio della release pubblica di iOS 8, avvenuto solo la settimana scorsa, alcuni utenti hanno iniziano a sperimentare diversi problemi relativi ad esempio alla durata della batteria e al WiFi ma non solo. Lorenzo M., ad esempio, ci raccontava che dopo l’aggiornamento, i kit vivavoce su alcune delle auto che tratta per lavoro avevano smesso di funzionare correttamente, in particolare su Audi e Mercedes. In realtà riguardo quest’argomento è stato aperto un thread sul forum di supporto Apple che cresce a vista d’occhio, e che oggi arriva 155 repliche e oltre 7.000 visualizzazioni; ma purtroppo, non ci sono soluzioni tampone: Apple dovrà intervenire quanto prima.
Apple va a caccia di bug di iOS 8 su Internet e sui social network. E studia le vostre interazioni.
La maledizione del WiFi
Ma questo è niente in confronto al bug del WiFi che colpisce tutti, compresi iPhone 6, iPhone 6 Plus e iPad Air. È stato descritto per primo da PCMag:
Ho anche preso un iPhone 6 venerdì scorso, e ho notato un po’ di lentezza quando è connesso al network WiFi di casa a New York. Le foto di Twitter e Instagram ci mettono una vita a comparire, e aprire una nuova pagina in Safari fa venire il latte alle ginocchia. Ho fatto un test di velocità con l’app di Ookla e ho ottenuto un orripilante 0,01 Mbps in download e 1,05 Mbps in upload. Pochi minuti dopo, un altro test mi ha portato a 4,57 Mbps in download e 0,24 Mbps in upload, ma un terzo test di nuovo ha segnato 0,02 Mbps e 0,76.
Se anche voi rientrate in questa casistica, fate questa prova: disabilitate Rete WiFi all’interno di Privacy > Localizzazione > Servizi di Sistema; molti ne hanno tratto giovamento. Se neppure così risolvete, pensate seriamente ad un ripristino con iTunes e pregate che Apple pubblichi un aggiornamento quanto prima.
Autonomia ridotta all’osso
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Ma il bug più grosso, probabilmente, è quello che riguarda la ridotta autonomia su alcuni dispositivi. Succede praticamente ad ogni Major Update, e ogni volta è come la prima. Sulle pagine del supporto Apple il thread dedicato all’argomento è ancora fermo a poche pagine di segnalazioni e un migliaio abbondante di visualizzazioni, ma abbiamo l’impressione che presto i numeri cresceranno esponenzialmente, soprattutto a giudicare dall’impennata di lamentele che abbiamo ricevuto in Redazione in queste ore. Alcuni utenti si sono addirittura messi di buzzo buono per segnalare ogni tipo di malfunzionamento registrato con iOS 8, e la lista spazia dai crash delle app agli intoppi nella sincronizzazione.
In attesa di iOS 8.0.1 (o iOS 8.1 che porterà in dote Apple Pay, Libreria Foto iCloud e Continuity SMS) c’è qualche tentativo che potete fare quantomeno per contrastare l’abuso della batteria. Per prima cosa seguite i nostri consigli per abbattere i consumi su iPhone e iPad; la guida si riferisce ad iOS 6 ma i suggerimenti sono ancora attuali e molto validi:
6 suggerimenti (efficaci) per aumentare l’autonomia di iPhone e iPad
Poi, individuate le app che consumano di più sfruttando le feature integrate in iOS 8. Aprite Impostazioni > Generali > Utilizzo > Utilizzo Batteria. Lì troverete elencate le app e i servizi che hanno consumato più energia nelle ultime 24 ore. Tutto quello che supera il 30-40% va chiuso senza pietà. E se non vi serve, disinstallate l’app tout court.
Qualcuno consiglia anche di disabilitare LTE/4G, le Notifiche e le mail Push, l’indicizzazione di Spotlight, gli Update Automatici e gli effetti in parallasse, ma a questo punto spiegateci a che serve comprarsi un dispositivo Apple di ultima generazione, se poi di fatto non si può utilizzarne le feature più interessanti. Il discorso non è se la batteria si scarica dopo 8 ore di uso intenso: il problema nasce quando si esaurisce a vista d’occhio anche senza far niente, e lì la responsabilità è di Cupertino.
Dateci retta, e chiudete semplicemente le app più esose in attesa di un update. E se questo non dovesse bastare, provate con un bel ripristino taumaturgico da iTunes. Spesso fa miracoli, e senza effetti collaterali: assicuratevi però di aver fatto prima un bel backup su iCloud o in locale.