A distanza di poche ore dall’evento Apple dedicato ai nuovi iPad, all’iMac Retina e al Mac mini, Cupertino ha reso disponibile anche OS X 10.10 Yosemite. Il download è gratuito per tutti gli utenti su Mavericks.
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Col suo look’n feel moderno e piatto, Yosemite rappresenta l’ultima e più importante release software per la nostra piattaforma. È un OS che non resta confinato nel Mac, ma possiede funzioni che si estendono ad iPad ed iPhone e che hanno come fulcro iCloud.“OS X Yosemite” ha Craig Federighi, “apre la strada verso il futuro dell’informatica, in cui tutti i dispositivi Apple dell’utente lavoreranno in perfetta sintonia, come per magia. È una cosa che solo Apple può fare, ed è disponibile oggi.”
Per procedere al download non dovete far altro che aprire il Mac App Store (qui il link diretto allo store) sul vostro computer; troverete Yosemite in posizione predominante nella sezione In primo piano. Basta fare clic su Scarica, attendere il completamente del download e seguire le istruzioni a schermo. Per praticità, ecco una Gallery con tutti i passaggi.
Ecco le prime app ufficialmente compatibili con OS X Yosemite
Preparare il Mac per l’aggiornamento a OS X 10.10 Yosemite
Tra un paio di giorni, precisamente il 16 ottobre, Apple terrà un evento speciale in cui -tra le altre cose- è atteso il debutto ufficiale di OS X 10.10 Yosemite. Prima di buttarvi a capofitto nell’aggiornamento, tuttavia, meglio effettuare qualche controllo e un po’ di manutenzione, così da evitare problemi last minute. Ecco i nostri consigli per prepararvi all’aggiornamento.
Compatibilità
A livello di prestazioni, Yosemite è pesante né più né meno che Mavericks; in altre parole, qualunque Mac che se la cavi degnamente con l’uno, se la caverà altrettanto bene con l’altro. Si spera che le tante stranezze e i piccoli bug del predecessore vengano corretti definitivamente, ma aspettiamo la versione pubblica per dirlo.
L’importanza degli aggiornamenti
Prima di passare al nuovo OS, accertatevi di aver scaricato e installato tutti gli update di sistema e soprattutto tutti gli aggiornamenti delle app di terze parti; è il modo migliore per scongiurare incompatibilità e problemi di gioventù, ed essere operativi da subito.
Manutenzione del sistema
Prima di tutto, fate spazio all’OS se non ne avete a sufficienza. Un Mac ha bisogno almeno del 15% di spazio libero sul disco di boot, per funzionare correttamente, ma l’ideale è averne un quarto a disposizione per le operazioni di scrittura su disco. Cancellate le app e i dati che non usate mai, oppure archiviate su un HD esterno (o collegato ad una Airport Extreme) quel che serve più di rado; non lasciate immondizia digitale nella cartella dei Download, e ogni tanto effettuate un riavvio della macchina per darle modo di cancellare i vecchi file di sleep e swap.
Per snidare a colpo d’occhio i file più voluminosi, potete utilizzare l’ottima GrandPerspective, un’utility gratuita che mostra graficamente l’uso del disco in un file system. Ovviamente, poi ricordatevi di svuotare il cestino.
Per eliminare le varie cache di sistema e delle app, i file di log e per praticare un po’ di manutenzione ordinaria (i cosiddetti “Cron Jobs”) potete invece avvalervi di piccole utility come Yasu; gli utenti più sofisticati, invece, potrebbero preferire Onyx. A voi la scelta.
Backup
Prima di installare Yosemite -ma in realtà, andrebbe fatto sempre e a prescindere– effettuate un backup del sistema. Così, nell’improbabile eventualità di un disastro, potete sempre tornare indietro ad un OS perfettamente funzionante.
E ora, non resta che attendere la disponibilità del nuovo OS sul Mac App Store. Buon aggiornamento a tutti.