Nel corso dell’ultimo anno ha avuto grande rilevanza, per quanto concerne lo sviluppo e l’assemblaggio dei dispositivi Apple, il produttore statunitense GT Advanced Technologies, che avrebbe dovuto essere il principale fornitore delle coperture in vetro di zaffiro destinate ai nuovissimi iPhone 6 ed iPhone 6 Plus.
GTAT ha occupato una posizione stabile sotto la luce dei riflettori tra indiscrezioni e voci contraddittorie sull’effettivo arrivo dei display prodotti con il suddetto materiale sintetico. Il vetro di zaffiro non è arrivato sul nuovo iPhone e nei primi giorni di ottobre l’azienda di Mesa, Arizona, ha deciso di ricorrere al Capitolo 11 della legge federale degli Stati Uniti, dichiarando bancarotta.
L’accaduto, secondo quanto ipotizzato, non dovrebbe intaccare la futura produzione dell’iWatch, gadget il cui display prevede una componente in vetro di zaffiro, ma la transizione attraversata da GT Advanced sarà tutt’altro che indolore.
Apple Watch con vetro zaffiro nessun problema da bancarotta GTAT
Secondo la comunicazione del vice-presidente delle risorse umane, più di 700 dipendenti, di cui 524 operai della linea di produzione, 108 tecnici, 70 manager e 25 amministrativi, verranno “rimossi dall’occupazione” entro il 15 dicembre.
I dettagli riguardanti la faccenda sono però poco chiari. La decisione di dichiarare l’insolvenza è avvenuta in seguito all’incapacità di GTAT di fornire un prodotto adeguato alle richieste di Apple, fatto per cui la società di Cupertino ha trattenuto un pagamento di circa 140 milioni di dollari.
GTAT avrebbe chiesto inoltre alla corte di invalidare i contratti legati alle operazioni di produzione definendo i vincoli posti da Apple “oppressivi e gravosi”. Nei prossimi mesi l’azienda dell’Arizona diminuirà drasticamente il proprio operato mantenendo solo un numero minimo di dipendenti.
Il tutto ha un’atmosfera nebulosa e poco limpida per via degli accordi di non divulgazione imposti da Apple secondo la quale i documenti legali contengono segreti industriali. La corte che si occupa del caso non ha ancora preso una decisione sull’eventuale pubblicazione dei sopraccitati documenti ma il giudice ha mostrato scetticismo riguardo la necessità di segretezza.
Allo stesso modo Apple non si è impegnata in alcuna dichiarazione riguardo la faccenda, nemmeno in merito all’impegno preservare i posti di lavoro in Arizona in seguito alla scelta di GTAT.