Il marketing Apple ha coniato il termine Retina Display nel 2010 per far comprendere con due semplici parole quanto sia elevata la densità di pixel presenti nello schermo dell’iPhone 4. I 326 ppi dichiarati sono infatti un valore talmente elevato che risulta impossibile distinguere i singoli pixel ad occhio nudo.
La densità di pixel è ottenuta dividendo la risoluzione di 960 x 640 pixel per le dimensioni dello schermo, che nell’iPhone 4 risulta avere una diagonale di 3.5 pollici ed un aspect ratio, ovvero il rapporto tra altezza e larghezza dello schermo, di 3:2.
Le presunte custodie destinate al nuovo iPhone 5 indicano la possibile adozione di uno schermo più ampio da almeno 4 pollici, ma se i bordi della cornice fossero ulteriormente ridotti il display potrebbe tranquillamente raggiungere una diagonale di 4.5 pollici.
Se il nuovo iPhone 5 mantenesse una risoluzione di 960 x 640 la densità di pixel calerebbe a circa 288 dpi con un display da 4 pollici, mentre scenderebbe a circa 256 dpi con uno schermo da 4.5 pollici, probabilmente troppo bassa per poter essere ancora considerato un Retina Display, non tanto dal marketing Apple, quanto piuttosto dai detrattori che non mancherebbero di far notare questa carenza.
L’unica alternativa per Apple sarebbe quindi quella di aumentare la risoluzione dell’iPhone 5, ma come?
Aumentare la risoluzione di un display può essere un’operazione relativamente semplice per quanto riguarda l’hardware, ma problematica dal punto di vista software, soprattutto per le centinaia di migliaia di applicazioni ottimizzate per le due risoluzioni dell’iPhone.
La risoluzione delle prime tre generazioni di iPhone infatti è di 480 x 320 pixel, ovvero un quarto di quella dell’iPhone 4, cosa che ha costretto gli sviluppatori ad adattare le proprie applicazioni per renderle compatibili con tutti i tipi di iPhone ed iPod touch.
Diversa invece la situazione per le applicazioni destinate all’iPad che fin dalla prima versione hanno dovuto fare i conti con una risoluzione di 1024 x 768 pixel ed un aspect ratio di 4:3, quindi completamente diversa da quella degli iPhone, anche se le applicazioni sviluppate per i dispositivi iOS più piccoli possono essere comunque visualizzate in un apposito riquadro di 420 x 320 pixel ed eventualmente ingrandite quadruplicando ogni singolo pixel, sebbene inspiegabilmente le applicazioni che supportano la risoluzione dell’iPhone 4 non vengano ancora visualizzate sull’iPad alla risoluzione di 960 x 480 pixel.
Qualcuno ha ipotizzato che il nuovo iPhone 5 possa quindi essere dotato di un display con la stessa risoluzione e lo stesso aspect ratio dell’iPad, risparmiando agli sviluppatori qualsiasi sforzo, visto che tutte le applicazioni continuerebbero a funzionare senza problemi.
In questo modo un display da 4 pollici con risoluzione di 1024 x 768 pixel ed aspect ratio di 4:3 avrebbe una densità di pixel di circa 365 320 ppi, mentre un display da 4.5 pollici raggiungerebbe comunque i 320 285 ppi, in entrambi i casi sufficienti per essere considerati a pieno titolo dei Retina Display.
Ma quale aspetto potrebbe avrebbe un simile dispositivo con le dimensioni di uno smartphone e l’interfaccia dell’iPad ?
Una risposta ce la danno ancora una volta gli affascinanti rendering di Antonio De Rosa, che nel marzo del 2010 dopo la presentazione dell’iPad aveva immaginato un iPhone Pro, una sorta di dispositivo ibrido tra un iPhone ed un iPad, un mockup quanto mai attuale visto che le custodie rivelano un design dell’iPhone 5 simile a quello dell’iPad 2.