Apple Pay è ufficiamente partito negli USA ed è supportato da centinaia di punti vendita e catene di negozi diversi. Il problema, tuttavia, è che spesso i cassieri non hanno ricevuto un training adeguato, e alla domanda “posso pagare con Apple Pay?” restano interdetti. Per fortuna, che c’è un trucco con cui risolvere alla radice la faccenda.
Oltre al boicottaggio di alcuni negozianti, Apple Pay deve scontrarsi con un altro grosso impedimento: l’impreparazione di chi, POS alla mano, deve abilitare il pagamento da iPhone per il cliente. Sembra una sciocchezza, ma se il cassiere non è stato aggiornato sulla novità, non saprà neppure come attivare il sensore NFC, impedendo di fatto l’uso dello smartphone.
Se ne parla in un thread comparso su MacRumors, e c’è da scommettere che quando Apple Pay arriverà anche qui da noi, il copione sarà lo stesso. Il cliente chiede di pagare da iPhone,la commessa lo guarda pensiorosa, dopodiché va a chiamare lo store manager; a quel punto, è passato talmente tanto che il cliente recede dell’intento e tira fuori il portafoglio per non incappare nell’ira di quelli in coda. E questo è un fenomeno che a Cupertino dovranno tenere d’occhio, se non vogliono che la il loro portafoglio elettronico finisca nel dimenticatoio prima del suo tempo.
La cosa appare inevitabile, almeno in questo periodo di assestamento, ma c’è un trucco che consente di pagare comunque con Apple Pay anche se il cassiere non ha la minima idea di cosa parliate. Quando vi chiedono “carta o bancomat?” voi semplicemente dite “carta” tenendo il pollice sul Touch ID e avvicinando il telefono al POS.
Il sensore NFC, infatti, si attiva automaticamente quando viene abilitato il pagamento coi circuiti di credito, il che significa che -di fatto- non è necessario che il cassiere sappia cosa avviene: entro pochi secondi, sulla cassa gli comparirà l’avvenuto pagamento. E questo è quanto gli serve sapere.