Steve Jobs non ha mai svelato i piani dei futuri prodotti Apple per i ben noti motivi, ma nella sua autobiografia ha fatto un certo scalpore il suo racconto di come sia riuscito a trovare la soluzione per rivoluzionare anche il tradizionale televisore.
In realtà Jobs in passato aveva dichiarato nell’intervista riportata qui sopra che i televisori essendo dotati di diverse porte HDMI possono essere connessi a numerosi dispositivi, come lettori DVD, decoder per TV via cavo o satellite, ognuno dei quali però ha un’interfaccia utente diversa governata da altrettanti telecomandi:
L’unico modo per rivoluzionare tutto è tornare indietro alle origini, togliere i dispositivi connessi e ripartire da zero con un’interfaccia ridisegnata, in modo che i clienti siano disposti a pagare per averla. Al momento non c’è modo di farlo. Questo è il problema nel settore delle TV. Abbiamo scelto il prodotto che desideravamo di più. Un televisore migliore o un telefono migliore? Bene il telefono, perché non c’era possibilità di fare un televisore, perché non c’è modo di entrare nel settore. Un televisore migliore o un tablet migliore? Bene un tablet migliore, perché non c’è modo di poter mettere sul mercato un televisore. Il televisore perderà sempre questo genere di sfide finché ci sarà un mercato migliore sul quale dirigerci o ci saranno un mucchio di TIVO. Questo è il problema fondamentale, non è un problema di tecnologia è un problema di mercato.
E facile immaginare che Jobs abbia pensato ad un televisore chiuso, senza alcuna porta, in modo da non essere connesso ad altri dispositivi, fatta eccezione per la connessione ad Internet. Per questo motivo forse ha sempre dichiarato che la Apple TV è solo un hobby, un tentativo per avvicinarsi gradualmente a questo televisore rivoluzionario che potrebbe essere comandato non solo tramite Siri, ma anche tramite gesti impartiti nell’aria e catturati da un sistema simile al Kinect di Microsoft, come visto in un recente brevetto. Per tutto il resto bastano le App.
[via 9to5mac]