Tutt’altro che nuovo a questo tipo di dichiarazioni, il CEO della CBS Les Moonves ha bellamente spiattellato l’esistenza di un progetto segreto a Cupertino per la costituzione di una nuova e rivoluzionaria Apple TV. Ma le proposte fatte non sono piaciute al network televisivo statunitense; motivo del contendere, l’accordo finanziario.
Intendiamoci, che Apple fosse al lavoro su una versione rivista e corretta del proprio set-top box è cosa nota ai più, visto che ne parla Jobs stesso nella sua biografia autorizzata. Tra le pagine del libro si legge infatti che il salotto di casa rappresenta il nuovo mercato cui punterebbe con pervicacia la mela, soprattutto ora che Apple ha “crackato il codice” per creare una TV collegata ad Internet che funzioni bene.
Con riferimento a questo inedito prodotto, Moonves ha affermato di non essere riuscito a trovare un accordo commerciale che risultasse soddisfacente per entrambe le parti. Se infatti dal canto suo Apple proponeva un modello di condivisione della remunerazione basato sul volume delle vendite effettivamente portate a termine, la CBS propugnava per accordi diretti di licenza, con modalità che ricalcano i patti stretti con Hulu, Netflix ed Amazon. Insomma, in alternativa alle potenzialità del nuovo mezzo (diciamoci la verità, il rischio di un successone è più che concreto) la CBS ha preferito la certezza di entrate garantite dai diritti sullo streaming.
Per ora le cose stanno così, ed è difficile che cambino nel breve termine. Ma l’impressione è che iCloud, Facetime, Siri, App Store e chissà quale altra diavoleria stiano per fare il grande balzo sull’Apple TV, e che questo scompaginerà di nuovo i piani dei competitor come è già avvenuto prima con iTunes e poi con iPhone ed iPad; e intanto, l’ecosistema della mela si rafforza e diventa sempre più appetibile per l’utenza, il che potrebbe finire poi col far cambiare idea a CBS su questa e altre questioni. Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire.