Non giriamoci troppo attorno. Il nuovo MacBook da 12″ è un gioiello di tecnologia che alza ancora un po’ l’assicella del paradigma della portabilità. Il fatto è che i suoi pregi coincidono con i suoi difetti, e di fatto lo rendono sconsigliabile per ampie fette di utenza. Chiamatelo, se volete, esperimento per il futuro.
Display Retina da 2304×1440 Pixel, 24% più sottile rispetto ai precedenti modelli e leggerissimo, dotato di Force Touch trackpad e infine di Intel Core M forgiato con processo produttivo a 14nm e velocità a 1.3GHz con Turbo fino a 2.9GHz. Il nuovo MacBook fa venire l’acquolina in bocca solo a guardarlo, ma il pregio del processore senza ventola è anche un difetto.
Con prezzi a partire da 1.499€, non è certamente il successore ideologico dei vecchi MacBook in policarbonato, quelli che si portavano via a meno di 1.000€. A questo punto, tanto vale prendere un MacBook Pro Retina da 13″ che per lo stesso prezzo offre più potenza, più display e più espandibilità con soli 6,6 etti di peso in più. Certo, c’è meno spazio -solo 128GB- ma a quello si può ovviare con lo slot SDXC.
MacBook Pro Retina e MacBook Air: 4 Hack facili per aggiungere spazio su disco con meno di 100€
In realtà, il nuovo MacBook sta rimettendo in scena il copione già visto primo MacBook Air lanciato nel 2008. Era sottilissimo e leggerissimo, per il tempo, ma costava ancora molto caro: ben oltre i 1.500€. E ora, invece, gli Air da 11″ si vendono sotto i 1.000€. Dunque, apple ha ridefinito il significato di laptop, e a mano a mano che la tecnologia lo consentirà e i costi si abbasseranno, estenderà questo concetto a tutta la linea di portatili.
Al momento, il nuovo MacBook ha senso solo come status symbol o come sfizio, per chi se lo può permettere. Se vi serve portabilità ad un prezzo ragionevole, meglio per il momento restare coi MacBook Air. Ma non non ci sorprenderebbe se, tra un paio d’anni, gli Air sparissero dalla circolazione rimpiazzati dai MacBook lisci.