Spesso se ne parla bene, talvolta invece no, fatto sta che l’assistente virtuale di Apple piace agli sviluppatori e solletica gli utenti: è, di fatto, la killer app del momento nell’ecosistema con la mela. Ecco perché, dopo il debutto su iPhone 4S, si vocifera di un porting sui Mac.
L’approdo di Siri sulle Apple TV tra qualche mese è praticamente dato per scontato, ma l’avanzata potrebbe toccare ben altri lidi. Negli ultimi tempi, infatti, Apple ha iniziato ad assumere nuovi ingegneri e specialisti da affiancare al progetto, con lo scopo -si legge tra le righe- di estendere i servizi vocali anche ai computer tradizionali.
Già perché negli annunci di lavoro si richiede esplicitamente agli ingegneri una “passione per la piattaforma Mac”, mentre Siri viene definita un “un intero OS in miniatura all’interno di un OS.” Ciò lascia intuire che presto potremo fare molto più che impartire comandi ad un telefono, a cominciare dall’integrazione con le app di terze parti, per finire col controllo trasversale delle piattaforme con la mela.
Un esempio di cosa potremmo aspettarci lo fornisce Jonny Evans di ComputerWorld, secondo presto presto saremo in grado di inoltrare al Mac richieste come queste:
- Computer, potresti aprire Safari e mostrarmi il sito della BBC? Vorrei che leggessi i titoli di ogni articolo e l’intero articolo, se te lo chiedo.
- Computer, vorrei scaricare il nuovo album di Skrillex appena verrà pubblicato l’anno prossimo.
- Computer, vorrei che traducessi questo messaggio dall’inglese al cinese per me, e vorrei anche che poi lo copiassi in un documento Word, lo salvassi e lo stampassi.
Insomma, l’impressione è che quanto abbiamo visto sin’ora corrisponda al semplice antipasto d’un pranzo infinitamente più ricco e ghiotto, ma soprattutto che presto queste argomentate speculazioni potrebbero trasformarsi in prodotti inediti e tangibili. E quel giorno non arriverà mai troppo in fretta.