I numeri riportati da NPD per quasi tutto il 2011 (fino ad ottobre, per la precisione) non lasciano adito a dubbi. Apple o Google che sia, la guerra nel mercato mobile USA è tra questi due terreni che si consuma. Gli altri competitor quando non perdono terreno, restano stazionari nelle proprie nicchie.
Android è, come noto, il leader di mercato quanto a espansione; segue Apple al secondo posto e infine, a distanza siderale, tutti gli altri che lottano per le briciole. Fatto 100 l’intero settore degli smartphone, Big G e la mela se ne accaparrano più dell’82% suddivisi in questo modo: 29% per iOS e un pantagruelico 53% per Android.
Sostanzialmente, sono le uniche due piattaforme a registrare una crescita -e che crescita- nell’anno. Già perché nel mentre, Windows Phone 7 è rimasta sostanzialmente stazionaria, non avendo mai superato il 2% di market share; e non le è andata neppure tanto male, visto che invece BlackBerry di Rim ha subìto un vero e proprio crollo, contraendo la propria presenza fino all’8%.
Si tratta di un trend che permarrà immutato grossomodo per tutto il 2012, al netto di improbabili colpi di scena. Anche perché Android è oramai presente su più di 100 modelli differenti di smartphone, variegatissimi per fasce di prezzo e funzionalità; Apple, dal canto suo, lotta con tre soli modelli di telefono ed ecco perché è fisiologicamente destinata a restare seconda. Per quanto concerne Windows Phone 7 e BlackBerry, potremmo anche assistere a cambiamenti di un certo rilievo, ma molto dipenderà dalle rispettive strategie: sappiamo che Nokia estenderà agli USA la linea di telefoni Windows chiamata Lumia, e che al contempo RIM introdurrà dispositivi con BlackBerry 10 OS, basato su QNX. Sull’efficacia di queste mosse, tuttavia, pesano ancora enormi dubbi.