Think Different. Quante volte avete visto e sentito parlare di quello che nel corso del tempo è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica per Apple? Sappiate che inizialmente proprio il Think Different non piaceva a Steve Jobs, al punto da portare l’ex CEO della società di Cupertino a definirla spazzatura.
Lo riporta su Forbes Rob Siltanen, presidente e chief creative officer di Siltanen and Partners, evidenziando così quelle che sarebbero state alcune incongruenze con la biografia ufficiale di Jobs, scritta da Walter Isaacson e stravenduta in tutto il mondo:
“Steve era coinvolto altamente nella pubblicità e ogni parte del business Apple. Ma la sua non fu la mente dietro il rinomato spot di lancio. Infatti fu spudoratamente duro con la pubblicità che diventò poi di primo piano per aiutare Apple a diventare una delle società più grandi nella storia del commercio.”
Al tempo, Siltanen era creative director TBWA/Chiat/Day, il quale ufficio di Los Angeles fu nel 1997 proprio il creatore dello slogan Think Different: lo stesso Jobs chiese alla società di creare una nuova campagna pubblicitaria, chiedendo una bozza preventiva per garantire loro il contratto. Erano tempi particolarmente difficili per Apple, ben lontani da quelli di ora, per cui l’idea di dare a essa una “nuova direzione” con la pubblicità Think Different sembrò particolarmente indovinata all’art director Craig Tanimoto.
Ecco quella che sarebbe stata la reazione di Jobs alla presentazione della bozza, che includeva anche un piccolo spot televisivo:
“Jobs si guardò intorno nella stanza piena di cartelli ‘Think Different’ e disse ‘Questo è grande, veramente grande… ma non posso farlo. Le persone già credono che io sia un egoista, e mettere il logo Apple insieme a tutti questi geni mi farà infilzare dalla stampa’”
Ma a quanto pare Jobs cambiò dopo poco idea. Ma non è tutto, perché lo stesso Siltanen lavorò poi a una versione dello spot televisivo “To the crazy ones”, per il quale Jobs riservò parole molto meno tenere:
“Fa schifo! Lo odio! È merda di agenzia pubblicitaria! Pensavo avreste fatto qualcosa tipo Dead Poets Society! Questa è immondizia!”
Anche in questo caso, “To the crazy ones” arrivò al pubblico finale con la voce di Richard Dreyfuss. Per fortuna sua e di Apple: il risultato è quello che tutti quanti conosciamo, dove Think Different è diventato per l’appunto uno dei principali motti nel mondo della società californiana.
Via | Appleinsider.com