Apple è piuttosto ferma nella sua posizione riguardo le pratiche di eco-sostenibilità e pubblicizza in modo articolato la propria idea della responsabilità ambientale nonché le proprie pratiche per “lasciarsi alle spalle un mondo migliore di quello che ha trovato”.
La compagnia con base a Cupertino espone con un certo dettaglio i progressi ottenuti in questo ambito nel suo ultimo rapporto annuale, intitolato appunto “Environmental Responsibility”, che fa riferimento all’anno fiscale 2014. Il resoconto lo si trova sul sito ufficiale ed espone i punti principali della filosofia seguita da Apple, tre priorità alla base del progetto di eco-sostenibilità.
Energie rinnovabili ed attenzione ai cambiamenti climatici
Nel video introduttivo vengono annoverate alcune delle opere realizzate dalla società statunitense per ridurre l’impatto della sua produzione industriale sull’ambiente. Tra queste spiccano il “micro-hydro project” che sostiene il data center di Prineville, Oregon, e la “solar farm” in Hongyuan, China, che fornisce energia alle strutture aziendali ed ai negozi Apple in tutto il paese.
Secondo il rapporto il 100% delle operazioni e dei data center di Apple su suolo americano si basa sull’energia rinnovabile così come l’87% di quelle sparse attraverso il globo. La partnership con The Conservation Fund invece provvede alla creazione ed alla manutenzione di foreste che forniscono materia per carta ed imballaggi.
Conservazione delle risorse non rinnovabili
“Non tutto può essere rimpiazzato. Perciò viene riutilizzato e riciclato”. I tratti fondamentali di questo punto sono un minor utilizzo di materiale nella produzione dei vari dispositivi, grazie all’intervento di un processo di design più efficiente, ed una maggior attenzione all’uso di materiale riciclato.
Riduzione dell’uso di materiali pericolosi
Anche qui le linee guida adottate da Apple risultano piuttosto chiare. Nessun prodotto dovrebbe essere pericoloso per la salute degli utenti o di chi li assembla nonché per l’ambiente stesso. Apple è molto attenta agli standard adottati dai propri partner, all’eliminazione o alla drastica riduzione della presenza di tossine nei prodotti e nella creazione di un ambiente lavorativo e di un processo produttivo sicuri.
Il rapporto infine chiude evidenziando tutti i progressi ottenuti nel corso degli anni, dal 2009 fino al 2014.