Dopo l’interesse mostrato e i rumor semi-ufficiali a riguardo, l’acquisizione dell’israeliana Anobit da parte di Cupertino è ora definitivamente conclusa. Di fatto, Apple si appresta a diventare un importante attore nell’industria delle memorie flash, affrancandosi così sempre più dai produttori che spesso sono pure competitor.
E’ da tempo che Apple tenta di svincolarsi dai partner storici, almeno per quanto riguarda la componentistica chiave dei propri dispositivi presenti e futuri, e molti passi in questo senso sono stati già fatti; pensiamo ad esempio alle battute di caccia alle memorie DRAM e Nand in Giappone, o alla stessa acquisizione di P.A. Semi qualche anno fa.
Dal canto suo, Apple è già il più grande acquirente di memorie NAND Flash al mondo, e lo scacco matto su Anobit le consentirà di creare i propri chip e ridurre ulteriormente la dipendenza dagli altri produttori, con in più il privilegio di poter utilizzare in esclusiva alcune tecnologie sviluppate internamente, come il Memory Signal Processing (MSP) che permette di ridurre sensibilmente i costi di produzione migliorando al contempo longevità e prestazioni delle memorie NAND MLC.
Le conclusioni, riportate qui sotto, sono di Bloomberg:
Steve Dowling, un portavoce di Cupertino, ha affermato oggi che l’acquisto è stato portato a termine; tuttavia a questo non è seguito un commento successivo. La dichiarazione conferma un rumor di dicembre riportato dal quotidiano isreaeliano Cacalist.
“Apple acquista società tecnologiche minori di tanto in tanto, ma non discutiamo dei nostri scopi o piani” ha affermato Dowling in una intervista telefonica.