Ecco un altro segno della differenza di stile che caratterizza la gestione di Tim Cook rispetto allo storico predecessore. A differenza da Jobs, infatti, e non dissimilmente da Bill Gates, anche l’attuale CEO di Apple ama devolvere fondi da destinare ad opere di carità. Per una cifra di tutto rispetto: ben 100 milioni di dollari.
A dare la notizia è The Verge secondo cui -durante un meeting interno al Campus- Cook avrebbe annunciato d’aver donato 50 milioni di dollari agli ospedali di Stanford, suddivisi in questo modo: 25 milioni per un nuovo edificio principale e 25 milioni per una struttura dedicata ai bambini. Altri 50 milioni di dollari sono poi confluiti alla campagna Product RED, che combatte pericolose malattie come AIDS, malaria e tubercolosi in giro per il mondo, e che ha caratterizzato diverse campagne benefiche abbracciate anche dagli Apple Store. Decisamente una netta cesura con l’operato del passato, soprattutto se ripensiamo anche ai buoni sconti istituzionalizzati per i dipendenti o alle raccolte fondi aziendali.
La notizia dell’imponente donazione, forse non a caso, giunge a pochi giorni di distanza da un deflagrante articolo del New York Times che descriveva le penose condizioni di lavoro della manodopera cinese da cui dipende l’esistenza di ogni iPhone, iPad ed iPod touch prodotti. Un resoconto che non ha mancato di sollevare parecchia indignazione tra gli utenti e più in generale nell’opinione pubblica.
Photo | Hassan Tahir