Se ricordate la finta lettera di Sean Connery a Steve Jobs, la Apple Water e le miracolose apparizioni dell’iCEO sui toast,allora probabilmente avete presente Scoopertino, il divertente sito Web che raccoglie alcune tra le più riuscite parodie della mela. L’uomo che lo gestisce, Ken Segall, ha recentemente scritto un libro per appassionati che farà molto parlare di sé; si intitola Insanely Simple e uscirà a brevissimo.
Quello di Segall è un nome che dovrebbe suonare familiare ai lettori di Melablog. Ne parlammo tempo addietro, raccontando l’incredibile storia dell’iMac e dell’orroroso brand che originariamente Steve Jobs aveva desiderato per il suo all-in-one, ovvero “MacMan.” Per fortuna, motivazioni di natura tecnica hanno impedito il cacofonico scempio, e di questo ringraziamo chi di dovere.
In realtà l’uomo dietro al brand “iMac” e alla campagna “Think Different” dell’agenzia TBWAChiatDay, l’avrete capito, è per l’appunto Segall, che ora torna all’attacco con un tomo intitolato “Insanely Simple,” Sottotitolo, “L’ossessione che guida il successo di Apple.” A riguardo, sul suo blog l’autore scrive:
Si può vedere la Semplicità [il maiuscolo è nell’originale, n.d.A.] in tutto ciò che fa Apple: il modo in cui si organizza, innova e comunica. Infatti, si potrebbe quasi dire che sia stata l’ostinata passione di Steve Jobs per la Semplicità che ha aiutato Apple ad alzarsi dal suo stato di quasi-morte nel 1997 per diventare poi la società di maggior valore sulla terra del 2011.
Le mie osservazioni derivano da 12 anni di esperienza in qualità di direttore creativo dell’agenzia di Steve, dalla NeXT fino ad Apple. E non mancheranno citazioni degli anni spesi nel team dell’agenzia durante la presenza di John Sculley. Infine, ho anche qualche interessante esperienza (spesso atroce) nel mondo di Dell, Intel e IBM, che mi hanno aperto gli occhi su cosa rende davvero speciale Apple.
Come dire, prepariamoci ad una serie di succulente indiscrezioni e retroscena nelle prossime settimane. Insanely Simple sarà disponibile a partire dal 26 aprile in inglese su molte piattaforme di distribuzione, Web e cartacee, compreso iBookstore, Amazon, Barnes and Noble e IndieBound.