Che tra il portalone social e la mela non scorresse buon sangue è cosa consegnata agli annali e nota ai più. Finiti i tempi in cui Jobs invitava a cena Mark Zuckerberg, e ora che su iOS e OS X Twitter la fa da padrone, l’iniziale idillio tra le due società somiglia definitivamente una faccenda del passato. E infatti, tra le tante opzioni di condivisione integrate direttamente nel venturo Mountain Lion, manco a dirlo manca proprio Facebook.
Una volta inserite le credenziali Twitter nelle Preferenze di Sistema di OS X 10.8, si cinguetta praticamente da qualunque applicazione Apple e, in futuro, di terze parti. Un’invasione fortemente voluta a Cupertino e che porterà senza ombra di dubbio indiscussi vantaggi commerciali al social network da 140 caratteri, ma non è questo ciò che balza all’occhio. Per l’analista di Gartner Ray Valdes, la vera notizia è che Facebook sembra “vistosamente assente”:
“Probabilmente c’è stata una questione sostanziale che aveva a che fare col ritorno economico, con la proprietà o col modello di sviluppo.”
E’ stata una divergenza d’intenti, per dir così, e non è detto che la colpa sia tutta di ipotetiche esose richieste di Cupertino. Gli addetti ai lavori non hanno dubbi:
Il core business di Facebook consiste nello spingere la gente ad utilizzare i suoi punti di entrata. Apparire in un menu di Apple consentirebbe ad Apple di “possedere una parte del perimetro.”
Insomma, ognuno difende strenuamente i propri spazi, soprattutto quando questi collidono con forza, tipo nel mercato dello streaming musicale. In ogni caso, siamo al punto di svolta: da questo momento in poi le cose potranno solo migliorare (all’improvviso comparirà una “F blu” tra le opzioni di condivisione) oppure peggiorare del tutto, e sancire così l’esclusione formale di Facebook dagli ingranaggi presenti e futuri di OS X. Sentita sulla faccenda, Apple ha semplicemente reagito con un no comment mentre Facebook si è limitata ad una secca risposta: “iOS è una piattaforma importante per Facebook e abbiamo una buona relazione con Apple. Tuttavia, non commentiamo su ciò che potremmo o non potremmo fare in futuro.” Più chiaro di così.