Assieme al nuovo hardware con la mela -ovvero iPad ed Apple TV di nuova generazione– la scorsa settimana ha debuttato anche iOS 5.1 che, tra le tante novità, ha fatto comparire il logo “4G” sugli iPhone 4S connessi alla rete di AT&T. Miracolo o abilitazione di funzionalità nascoste? Niente di tutto questo: semplici alchimie del marketing.
Il cambio d’indicatore della barra dei menu -da “3G” a “4G”- degli iPhone 4S che viaggiano sui network del primo carrier mobile statunitense ha creato parecchia confusione tra gli utenti. A meno che a Cupertino non stiano specializzandosi in affatturazioni e incantesimi, infatti, è altamente improbabile che i più recenti telefoni con la mela possa supportare le impressionanti velocità dell’iPad 3 poiché semplicemente difetterebbe dell’hardware necessario.
In realtà, l’inattesa novità si verifica quando l’iPhone si aggancia ai ripetitori HSPA+ di AT&T, raggiungendo così velocità leggermente superiori rispetto al 3G classico, ovvero 14 Mbps, ma comunque nettamente inferiori ai 73 Mbps massimi teorici dell’LTE. E poiché secondo l’ITU (International Telecommunication Union) “tutte le altre tecnologie evolutesi dal 3G” potrebbero finire sotto al comun denominatore dello standard 4G poiché “apportano un sostanziale livello di miglioramento nelle prestazioni e nelle funzionalità” rispetto ai network 3G tradizionali, AT&T ha colto la palla al balzo con una chicca di puro marketing (qualcuno la chiama “bugia”) che trasmetterà più distintamente agli utenti la sensazione di miglioramento.
Fa sorridere però che proprio lo scorso ottobre, durante il lancio dell’iPhone 4S, Phil Schiller avesse toccato l’argomento con una battuta:
Non voglio entrare nel merito del dibattito dell’industria su cosa sia o non sia il 4G. Lasciamo che siano gli altri a parlarne.
Poi però quelli di AT&T devono aver bussato alla porta di Cupertino, chiedendo e ottenendo un piccolo trattamento di favore. E qualcosa ci dice che presto seguiranno a ruota tutti gli altri gestori.