Alcuni salti tecnologici valgono più di altri, e talvolta riescono perfino a ridefinire il minimo comun denominatore dell’esperienza che ci si aspetta da una determinata classe di dispositivi: basti pensare alle rivoluzioni portate dall’Internet in mobilità o dall’HDTV. Per questa ragione, a dire di qualcuno, il Retina Display non può rappresentare semplicemente il “tipico update incrementale,” ma va inquadrato in un’ottica molto più grande.
C’è qualcosa di molto più sostanziale nella mostruosa risoluzione del nuovo iPad. Lo spiega bene Ryan Block su gdgt:
L’esperienza chiave dell’iPad, e quanto a questo di ogni tablet, è lo schermo. E’ così fondamentale che ce ne possiamo anche dimenticare del tutto. I dispositivi Post-PC non hanno assolutamente nulla da nascondere. Le specifiche, i form factor, tutta questa roba sparisce in favore di qualcos’altro di molto meno tangibile. Quando un software fornisce la metafore per il dispositivo, ogni tablet vive e muore per il display e per quel che sul display appare.
Ciò produce un’esperienza pura ed egualitaria in modi che gli altri prodotti non riescono a raggiungere. I tablet strappano via le astrazioni e le esternalità; resti tu e la tua app, con nient’altro in mezzo. Questa è in parte la ragione per cui software umano grandioso e disegnato ad arte appare ancora più spettacolare su di un tablet, mentre il cattivo software scritto male sembra addirittura offensivo. (Sono sicuro che tutto ciò ha a che vedere coi motivi di Apple dietro la creazione della modalità full-screen di Lion.)
La gestualità, il contatto fisico diretto fanno sì che l’iPad non mostri semplicemente le app su schermo, ma che si identifichi di volta in volta col software che utilizziamo: l’app e l’iPad, in altre parole, diventano la stessa cosa. Ecco perché migliorare lo schermo significa elevare enormemente l’esperienza d’uso dell’intero dispositivo, e il salto generazionale supera per potenza la quantità di tecnologia effettivamente impiegata per compierlo. Le conclusioni sono di Block:
Non è solo un miglioramento lineare, è in effetti qualcosa di più grande della somma dei suoi pixel. Questo schermo ha cambiato quel che dovrebbe essere un tablet e, fidatevi di me, dopo averlo provato non vorrete tornare indietro.