È vero che, a fronte d’un modesto aumento nella grandezza del file, i nuovi video a 1080p di iTunes garantiscono una qualità complessiva nettamente migliore rispetto ai precedenti 720p, ma la domanda vera è probabilmente un’altra; ovvero, se reggono il confronto coi dischi Blu-ray. Qualcuno ha fatto anche questa prova, e conferma la bontà delle scelte di Cupertino.
I test sono stati eseguiti su “30 Days of Night,” una pellicola del 2007 filmata in Super 35 e trasferita su 2k digital intermediate, il che in sostanza significa che l’editing è avvenuto senza mai uscire dal regno del digitale. Il download di iTunes, 3,62GB totali e risoluzione di 1920×798, contiene una traccia audio AAC e una Dolby Digital 5.1; l’omologo su disco Blu-ray BD 50 invece oltre al Dolby Digital 5.1 propone tracce DTS-HD, feature speciali e 30 buoni secondi di seccanti, ineluttabili avvisi sul copyright.
Alla prova dei fatti, entrambi i video hanno mostrato un testo molto nitido e in generale un livello di dettaglio assolutamente paragonabile; forse la variante iTunes appare lievemente più “morbida”, ma niente che rovini l’esperienza utente. In ogni caso, i colori sono pressoché identici. L’unico vero problema, semmai, è la tendenza della codifica iTunes a perdere un po’ di dettaglio nelle zone di massima luce o con le scene in movimento. Le conclusioni, tuttavia, appaiono largamente positive:
Sono rimasto sorpreso nel vedere quanto i download di iTunes 1080p si avvicinino al Blu-ray, considerato che occupano soltanto una frazione della grandezza del file. E siamo onesti: ci sono un sacco di titoli Blu-ray che appaiono molto peggio dei download di iTunes. Ma a parte lo sforzo notevole compiuto da Apple, il Blu-ray è ancora re incontrastato quando si parla di qualità d’immagine. E a differenza dei titoli iTunes, i BRD possono avere audio multi-canale non compresso, multiple opzioni audio e i contenuti speciali.
Come dire, se Apple aggiungesse qualche funzione e qualche lingua in più ai suoi film, e magari correggesse un po’ il tiro sul codec, la praticità derivante dal download affosserebbe definitivamente il mercato dei supporti ottici. Questione di tempo, in ogni caso.