Grazie agli aggiornamenti rilasciati da Apple nei giorni scorsi, l’epidemia dovuta al Trojan Flashback è stata finalmente contenuta e ridotta in termini di diffusione. Tuttavia, secondo i dati di Symantec, si stima che i Mac infetti ancora in circolazione ammontino ad almeno 140.000 unità.
Ci sono volute due patch su Java per correggere la falla, un ulteriore aggiornamento per il tool automatico di ricerca e rimozione del malware nonché un lavoro gomito a gomito con gli ISP per bloccare il traffico malevolo, ma alla fine la portata dell’infezione è stata ridotta. Dal picco dei 700.000 computer infetti dello scorso 6 aprile siamo passati ai 240.000 del 12 aprile, fino a giungere agli attuali 140.000; segno che la situazione è oramai in via di normalizzazione.
Certo è che, onestamente, ci si aspettava qualcosina in più. Anche Symantec è critica nei suoi commenti:
Dato l’alto numero di strumenti di rimozione e di aggiornamenti di sicurezza Apple oramai disponibili, si sperava che il declino fosse maggiore a questo punto […]. Resta ancora un numero significativo di utenti Mac che non hanno seguito i semplici e necessari provvedimenti per portare i numeri dell’infezione fino allo zero assoluto.
E in effetti, di tool software per l’individuazione (con la mela o di terze parti) ce ne sono già a bizzeffe sul Web; e anche F-Secure, lo scorso 11 aprile, ha rilasciato il proprio. Insomma, è tempo di veder sparire per sempre questo Trojan dalla circolazione.