Continuano le grane per Apple in merito alla questione del prezzo degli eBook e del cosiddetto “Modello Agenzia” adottato nei rapporti con gli editori. E così, alla luce degli ultimi eventi, ora dal Canada fioccano le class action.
Ne parla l’avvocato Normand Painchaud in un’intervista della Montreal Gazette:
Raggiunto venerdì mattina, Painchaud ha affermato che una delle tre cause in Canada è sua, ma esistono altre richieste di class action anche in British Columbia e Ontario. Painchaud ha dichiarato che se uno di queste cause porterà alla vittoria, allora ci sarà probabilmente la possibilità di estendere i danni a tutti i possessori di libri elettronici canadesi. […] Se avranno successo, tutti i canadesi che hanno acquistato eBook a partire dal primo aprile 2011 sarebbero messi in condizione di richiedere i danni. E poiché i prezzi sono saliti da meno di 10$ a 12hBc14$ se non i più, le somme in gioco sembrano piuttosto significative.
Questo almeno è quanto avviene alla Corte Superiore del Quebec, ma come sottolinea lo stesso Painchaud, l’aria che si respira in altri tribunali non è più leggera. Su The Globe and Mail di ieri si legge infatti delle azioni analoghe intraprese anche nella Corte Superiore di British Columbia:
Il caso statunitense non coprirà i consumatori canadesi. Quindi sebbene si tratti dei medesimi fatti e abbia finalità analoghe di protezione dei consumatori, questa causa è rivolta a consumatori differenti in un paese differente.
Ogni tentativo di contattare Apple o gli editori si è dimostrato infruttifero, ma è chiaro che la cosa sta sfuggendo rapidamente di mano a tutti i soggetti coinvolti.