iPod e DRM, una causa del 2005 diventa class action

Una vecchia causa antitrust contro Apple risalente al gennaio del 2004 ha raggiunto lo status di Class Action. Le accuse di monopolio riguardano un numero esorbitante di modelli di iPod, e quindi di utenti.
iPod e DRM, una causa del 2005 diventa class action
Una vecchia causa antitrust contro Apple risalente al gennaio del 2004 ha raggiunto lo status di Class Action. Le accuse di monopolio riguardano un numero esorbitante di modelli di iPod, e quindi di utenti.


Tutti i clienti statunitensi Apple che hanno acquistato un iPod tra il 12 settembre 2006 e il 31 marzo 2009 stanno ricevendo una mail in questi giorni che li informa della novità: una vecchia causa del 2005 che accusava Cupertino di voler creare un monopolio con iTunes, i DRM e i propri dispositivi multimediali ha raggiunto lo stato di Class Action.

Tutto era nato quando RealNetworks riuscì ad effettuare il reverse engeneering di FairPlay, il meccanismo di protezione dei file musicale venduti sull’iTunes Store, e a consentire la riproduzione su iPod dei brani acquistati sul RealPlayer Music Store grazie alla tecnologia Harmony. L’accusa, formulata nel gennaio del 2004, era molto ben circostanziata; facendo leva sull’integrazione tra lettori multimediali portatili e servizi di vendita, la mela avrebbe tentato di costituire un monopolio e impedire l’interoperabilità con altri dispositivi e servizi:

Tre persone che hanno comprato degli iPod hanno fatto causa ad Apple nel tentativo di recuperare soldi per sé e per tutti gli altri che hanno comprato iPod. Secondo l’accusa, Apple avrebbe violato le leggi federali e statali rilasciando degli update software nel 2006 per i suoi iPod che impedivano a quest’ultimo di riprodurre canzoni non acquistate su iTunes. A dire dell’accusa, gli aggiornamenti software hanno fatto sì che i prezzi dell’iPod fossero artificiosamente più alti del dovuto. La Corte competente sul caso è quella del Distretto Nord della California; il caso invece è noto come “Apple iPod iTunes Antitrust Litigation, C-05-00037-JW”.

La lista degli iPod inclusi nella class action è davvero stupefacente. Vi rientrano infatti gli iPod di quinta generazione, l’iPod Classic, l’iPod U2 Special Edition, gli Shuffle di prima, seconda e terza generazione, gli iPod Touch di prima e seconda generazione, e tutti gli iPod nano dalla prima alla quarta generazione. Il che, in altre parole, significa che potenzialmente la cosa potrebbe riguardare milioni di utenti.

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