Prosegue, sotto l’attenzione dei network americani, il processo di Apple contro alcuni siti di rumors (Apple vs. Does), riguardante in particolare AppleInsider e PowerPage, che tempo fa avevano rivelato indiscrezioni su Asteroid. Asteroid è un sistema per il collegamento di chitarre ai Mac, basato sul protocollo FireWire, ed AppleInsider ne aveva parlato pubblicando informazioni che sembrano provenire da una documento top secret di Apple.
In prima istanza Apple aveva vinto il processo, rivendicando il diritto di costringere i siti a rivelare le proprie fonti. Non solo, i legali di Cupertino si sono spinti ad intimare i provider dei blogger ad aiutarli nelle loro indagini interne, così come hanno chiesto al servizio di hosting mail di PowerPage, NFox, di avere accesso alle comunicazioni del sito, per giungere alle origini dei contatti. Ma sembra che le cose alla corte della California stiano andando per altro verso…
Come è noto una delle leggi più tutelate negli Stati Uniti è proprio il primo emendamento, sulla libertà di stampa. In base a questa legge, ad esempio, i giornalisti di una testata riconosciuta possono rivelare indiscrezioni da fonti anonime. La domanda che ci si pone è: anche i blogger possono godere di questo “privilegio”, pur non impegnandosi in un ordine professionale?
Un altro timore, più aereo, è che Apple possa concentrarsi ora su soggetti più deboli, cioè i blogger, per poi rimettere in discussione la posizione della stampa sui segreti aziendali.
Il giudice Conrad Rushing sembra aver già compromesso una delle linee di difesa, sminuendo l’aspetto dell’ingegno professionale nello sviluppo tecnologico: “Non vorrete sostenere che questa sia una vera tecnologia vero? Si tratta solo di un sistema per collegare una chitarra ad un computer”.
Inoltre, sempre secondo il giudice, sarebbe stata la stessa Apple a non rivelarsi capace di selezionare un personale affidabile e discreto, ed il problema riguarda quindi un suo problema interno, difficile da risolvere con la legge di uno stato.
La corte dovrebbe prendere una decisione entro novanta giorni. Parallelamente alla causa contro AppleInsider e PowerPage, Apple è impegnata in quella contro Think Secret, piuttosto simile. In questo caso i rumor riguardavano Mac Mini e iWork. Sembra che in quella corte le cose per la Mela possano andare diversamente, visto che ci si sta concentrando sul tema dei segreti aziendali e dei danni economici, basandosi maggiormente sull’NDA firmato dagli impiegati più che su particolari costrizioni da imporre al sito. Qui trovate la versione dei fatti secondo Think Secret.
In ogni caso questi processi sono seguiti con apprensione da molti, non perché si parla di Apple, ma perché probabilmente creeranno un precedente nella regolamentazione dei blog specializzati in notizie.