Si parla di un prossimo sfoggio da parte di Apple di schermi Retina display sui computer MacBook Pro e MacBook Air di prossima generazione. L’analista Richard Shim di DisplaySearch ha recentemente assicurato della disponibilità della tecnologia necessaria e che questa non obbligatoriamente porterà un aumento di costi per l’utente finale. Però rimane il dubbio sull’utilità di avere uno schermo Retina su un computer, dato che non si tratta di un dispositivo tenuto a pochi centimetri dagli occhi come un iPhone o un iPad.
Apple parla della definizione dei suoi schermi nei seguenti termini: “[…] più pixel, il che risulta particolarmente utile quando si lavora con applicazioni professionali dal contenuto HD, come Final Cut Studio, poiché si ottiene un’immagine più nitida e un maggiore spazio su schermo da utilizzare.” L’aumento del numero di pixel mirerebbe essenzialmente a migliorare la nitidezza dell’immagine, com’è avvenuto per l’iPhone 4 e l’iPad 3 ad esempio. Si tratterebbe di un lusso per schermi da 15,4”, però un lusso che potrebbe rivelarsi utile per certi usi del computer, oltre a fornire all’utente un’esperienza molto più gradevole.
Per dirla tutta, Apple offre già ai suoi utenti la possibilità d’aumentare la risoluzione dei MacBook Pro. Per il MacBook Pro 15” ad esempio, il quale possiede di base un display lucido LED retroilluminato da 1440 x 900, si può scegliere un display lucido o antiriflesso ad alta risoluzione 1680 x 1050, il che corrisponde a 36% di pixel in più rispetto al modello base; il tutto al modico prezzo di 99€. Passare al Retina Display comporterebbe, per i modelli da 15,4”, avere una risoluzione di 2880×1800 a un prezzo praticamente invariato.
D’altra parte, il Retina Display sui MacBook Pro/Air porterebbe un cambio nel peso, nelle dimensioni e nella durata della batteria. Più pixel da gestire vuol anche dire più LED per illuminare lo schermo e quindi anche un consumo maggiore della batteria. Però Apple potrebbe usare la tecnologia IGZO (ossido di zinco, indio, gallio) per i suoi schermi. Si tratta di un materiale che usa componenti elettronici di dimensioni minori, lasciando di conseguenza filtrare più luce. Il vantaggio è che gli schermi IGZO sono più sottili degli schermi LCD tradizionali con caratteristiche simili e sono più efficienti dal punto di vista energetico.
Gli schermi IGZO non erano finora prodotti in grandi quantità, ma questo è cambiato recentemente con Sharp che ha annunciato un rilancio della sua produzione di schermi IGZO ad alta definizione. Questo spiegherebbe perché quando uscì l’iPad non venne usata questa tecnologia. Adesso però Apple potrebbe sfruttare questa tecnologia per integrarla nei suoi dispositivi. L’analista Shim non ha specificato se Apple farà uso degli schermi della Sharp o se incaricherà Samsung e LG Display, ad esempio, di coprire il suo fabbisogno.
Montare il Retina Display sui MacBook Pro e Air sarebbe solo un cambiamento puramente estetico per alcuni, ma sicuramente migliorerebbe la qualità del laptop e dell’esperienza utente. I pixel in più rendono il testo, le app e le immagine più nitidi, il che è essenziale per certi usi professionali del computer.
Apple ha praticamente creato dal nulla il mercato degli schermi ad alta definizione per dispositivi portatili. Con il Retina Display sui MacBook Pro/Air, Apple mirerebbe a replicare il successo ottenuto sui dispositivi iOS: un compito facile, dopo tutto, dato che gli utenti hanno accolto benissimo l’aumento di risoluzione sui loro dispositivi.