"Vogliamo nuovi Mac Pro" la petizione su Facebook

Il Mac Pro è il desaparecido del catalogo di Cupertino, troppo presa da iPhone, iPad e tutte le altre diavolerie moderne che le fruttano vagonate di soldi. Dal Web però si è legittimamente sollevata una petizione per chiedere lumi.
Il Mac Pro è il desaparecido del catalogo di Cupertino, troppo presa da iPhone, iPad e tutte le altre diavolerie moderne che le fruttano vagonate di soldi. Dal Web però si è legittimamente sollevata una petizione per chiedere lumi.


Ad oggi, sono passati la bellezza di 667 giorni dall’ultimo aggiornamento della linea Mac Pro, avvenuto a luglio 2010, praticamente un’era geologica fa in termini informatici. Gli utenti Pro, quei pochi che non sono passati ad un Hackintosh o ad un PC Windows, hanno così deciso di lanciare una petizione su Facebook nella speranza che qualcuno ad Apple capisca l’antifona.

Al momento della stesura di questo post, la pagina dedicata all’iniziativa ha già raccolto 2.770 “Mi piace” e 2.138 menzioni sul social network blu. Il testo dell’appello firmato da “Lou Borella and the Creative Community”, tradotto in italiano, è sarcastico e rancoroso:

Ciao Apple. Ti ricordi di me? Sono uno dei tuoi leali utenti. Sono uno di quelli che possiede 2 Mac Pro, un G5, un G4, 4 laptop, un iMac, 4 iPod, un Mac mini, 4 iPhone e una marea di altre periferiche e pacchetti software prodotti negli ultimi 10 anni. Vorrei un po’ di chiarezza.
Puoi mica far sapere a me e alle altre persone nel gruppo che ne sarà del Mac Pro? È trascurato da fin troppo tempo. Comprendiamo benissimo il successo dell’iPad e dell’iPhone, e siamo felici coi nostri nuovi giocattoli. Ma sfortunatamente, molti di noi hanno bisogno di prendere delle decisioni sull’hardware professionale che ci consente di guadagnarci la pagnotta.

Le domande incalzano impietose, ma il succo è semplice: se il Mac Pro è morto, non sarebbe il caso di avvisare gli utenti? E se non è morto, di grazia, quand’è che tornerà redivivo? Già, perché ogni tanto arrivano folate di speranza sotto forma di rumors che, almeno fino ad oggi, hanno disatteso sistematicamente le aspettative di molti. Per carità, poi, libera Apple in libero mercato; ma un cenno, anche solo per correttezza nei confronti dei sostenitori storici, a questo punto appare auspicabile. In ogni caso, in bocca al lupo ai sottoscrittori.

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