Apple vs FBI: le big tecnologiche si schierano con la società in una serie di mozioni

Continua il dibattito che coinvolge Apple e la sicurezza informatica. Google, Microsoft, Facebook altre società firmano un documento per supportare Apple.
Apple vs FBI: le big tecnologiche si schierano con la società in una serie di mozioni
Continua il dibattito che coinvolge Apple e la sicurezza informatica. Google, Microsoft, Facebook altre società firmano un documento per supportare Apple.

Aggiornamento del 4 marzo 2016 – A cura di Rosario.

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Diverse società tecnologiche hanno confermato in queste ore il loro ruolo di amicus curiae, inviando una mozione alla corte chiamata a decidere sul complicato caso che vede contrapposte Apple e FBI. Nel dettaglio, a stilare il primo documento sono state Twitter, Airbnb, eBay, LinkedIn, Square, Atlassian, Automattic, Cloudflare, GitHub, Kickstarter, Mapbox, Meetup, Reddit, Squarespace, Twilio e Wickr, commentando così le richieste del bureau:

“La richiesta del governo alle sue radici non è supportata da nessun limite legale. Creerebbe un pericoloso precedente, in cui il governo potrebbe circuire procedure legali esistenti e autorizzate, per ottenere dati degli utenti in modi non contemplati dai legislatori.”

Per le aziende che supportano Apple, gestire i dati degli utenti in modo sicuro e trasparente è ritenuto di vitale importanza, per proteggere gli stessi dall’attacco di hacker e altri malintenzionati. Il testo completo è stato raccolto da Apple in un PDF pubblicato sul proprio sito, dove è stata pubblicata la notizia riguardante un ulteriore documento inviato alla corte da un consorzio di altre società.

La sezione dedicata ai documenti inviati in supporto di Apple include ora anche un altro PDF, firmato da società del calibro di Google, Amazon, Box, Cisco, Dropbox, Evernote, Facebook, Google, Microsoft, Mozilla, Nest, Pinterest, Slack, Snapchat, WhatsApp e Yahoo, le quali si uniscono al coro creato dalle altre aziende tecnologiche per chiedere che l’FBI non riesca ad averla vinta.

Via | Macrumors.com

Apple VS FBI: mozione contro l’ordine di sblocco dell’iPhone; Google, Microsoft, Facebook e Twitter a supporto

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Post originale del 26 febbraio 2016 – A cura di Carlo.

Sono sempre più rapidi e d’impatto gli scambi nei dibattiti che riguardano lo sblocco dell’iPhone 5c della strage di San Bernardino e l’accesa difesa di Apple contro le richieste da parte delle autorità governative di inserire vulnerabilità all’interno di iOS.

Nelle scorse ore la compagnia di Cupertino ha offerto una risposta diretta all’ordine della corte di ottemperare alle richieste dell’FBI per sbloccare l’iPhone appartenente a Syed Rizwan Farook. In una mozione presentata alla corte, un documento di 65 pagine, Apple spiega tra le altre cose che fornire un software come quello richiesto – dotato di una vulnerabilità – costituirebbe un terribile precedente. Comporterebbe inoltre una notevole preoccupazione per gli utenti visti i possibili utilizzi nefandi se dovesse essere diffuso, nonostante le autorità assicurino che si tratterebbe di un utilizzo una tantum.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal diverse compagnie che operano nel capo dell’high-tech sosterranno questa posizione. Più precisamente Alphabet (la compagnia madre di Google), Microsoft, Facebook e Twitter sarebbero tutte pronte a dare sostegno al fronte di Apple attraverso la presentazione congiunta di un ulteriore fascicolo.

Nei giorni scorsi sia Google che Facebook hanno già dimostrato pubblicamente il proprio supporto a Cook ed Apple adducendo le stesse ragioni, ovvero la pericolosità di creare un simile precedente; Mark Zuckerberg ha confermato la propria posizione nel corso del Mobile World Congress di Barcellona. Stando al WSJ anche Microsoft avrebbe confermato pubblicamente la propria partecipazione a questa azione di gruppo.

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