Aggiornamento del 4 luglio 2017
Niente da fare. Implementare il sensore di impronte nel display è un’impresa fuori dalle possibilità tecnologiche dei nostri tempi. Pare che anche Apple abbia capitolato.
Secondo Ming-Chi Kuo di KGI Securities, infatti, iPhone 8 dirà addio al Touch ID; al suo posto, il riconoscimento biometrico facciale e 3D. Questo implica una telecamera frontale nettamente superiore a quelle attuali, il che -incidentalmente- si tradurrà in selfie migliori.
Il resto delle previsioni includono:
- 3 nuovi modelli di iPhone, di cui due nei tradizionali tagli da 4.7” e 5.5”, a cui si aggiungerà quello da 5.2″
- Display OLED, con pulsante virtuale ma niente Touch ID nel modello di punta (gli altri due, adotteranno un comune LCD)
- Capacità di 3GB di RAM per i modelli più ampi (a doppia fotocamera) e solo 2GB di RAM per quelli da 4.7″
- Meno opzioni di colore per iPhone rispetto agli altri modelli, per preservare l’unicità del prodotto e renderlo meno comune
- Le opzioni di storage saranno da 64GB e 256GB per tutti
- La porta di connessione resta Lightning, ma per l’alimentazione verrà utilizzato il più efficiente USB-C
- iPhone 8 con display OLED da 5.2″ avrà un migliore suono stereo rispetto alle controparti LCD
Il lancio dovrebbe avvenire a settembre per tutti e 3 i modelli, sempreché nuovi intoppi di produzione non rallentino il debutto.
iPhone 8, Apple batte tutti col sensore di impronte nel Display?
Aggiornamento del 3 luglio 2017
A quanto pare, è vero che Qualcomm ha messo a punto una tecnologia ultrasonica che permette di rilevare l’impronta digitale attraverso il display di uno smartphone ma, secondo gli analisti, è ancora lontana dal debutto sul mercato.
Non è detto che Android batterà Apple sul tempo. La soluzione Qualcomm vista sui prototipi di telefono della cinese Vivo, infatti, rappresentano “un miglioramento ma non sono perfetti.” La scansione funziona discretamente, ma è lenta e poco reattiva. Lo spiega Ming-Chi Kuo of KGI Securities:
“Il riconoscimento delle impronte ultrasonico installato sul prototipo di Vivo dovrebbe essere l’ultima versione, la 2.1, che rispetto alle precedenti offre una migliore qualità di scansione, e può distinguere tra dita vere e cloni artificiali. Tuttavia, riteniamo che esistano ancora diverse sfide tecnologiche da risolvere, incluse: 1. la qualità della scansione può ancora migliorare, 2. lento da abilitare, 3. risposta lenta.”
Visti questi problemi, e data la scarsa importanza che gli utenti danno al sensore di impronte posto sul retro (almeno per quelli Android, aggiungiamo noi), è molto poco probabile che la scansione ultrasonica delle impronte approderà tanto presto sugli smartphone concorrenti di Apple; tra l’altro, pare che questa funzionalità abbia bisogno di un display OLED flessibile parecchio sottile, per funzionare correttamente: una feature non facile da trovare, e comunque non su terminali a basso costo.
Dunque, se iPhone 8 introdurrà il Touch ID integrato nel display, probabilmente sarà il primo della storia a farlo. La domanda è: ci riusciranno a Cupertino?
Vivo batte iPhone 8: lancerà per prima il Riconoscimento Impronte su Display
[img src=”https://media.melablog.it/a/a5c/vivo-fingerprint-sensor-800×449.jpg” alt=”vivo-fingerprint-sensor-800×449.jpg” align=”center” size=”large” id=”201125″]
Il produttore cinese Vivo batterà sul tempo Apple, introducendo sul mercato la prima soluzione di riconoscimento delle impronte digitali attraverso il display dello smartphone.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/199873/iphone-8-apple-ci-e-riuscita-touch-id-integrato-nel-display”][/related]
L’annuncio sarà fatto in pompa magna al Mobile World Congress 2017 in Shanghai. Vivo è il primo produttore al mondo a lanciare una soluzione scansione delle impronte digitali attraverso lo schermo del dispositivo (Under Display Fingerprint Scanning Solution), grazie alla tecnologia messa a punto da Qualcomm e adottata su alcuni prototipi di Vivo Xplay 6.
Nei telefoni Vivo del futuro, si legge, “la scansione dell’impronta non sarà portata a termine da un pulsante indipendente o da una regione specifica; sarà realizzata in modo impercettibile sotto lo schermo, dietro la cornice metallica o perfino sulla cornice.” Un miracolo reso possibile dalla “scansione ultrasonica” che può essere utilizzata anche per “realizzare interazione utente, come il riconoscimento di alcuni gesti, la verifica della sicurezza e altri campi che migliorano sensibilmente l’esperienza utente.”
Tecnicamente, infatti, si potrebbe rendere sensibile al tocco l’interno dispositivo e display, ma per ragioni di contenimento dei costi almeno da principio, la cosa funzionerà nell’area inferiore dello schermo. Ma non ci sono limiti.
Qualcomm spiega infatti che la sua tecnologia funziona attraverso schermo, vetro spesso, metalli, in acqua o fuori dall’acqua, con dita asciutte o bagnate, ed è in grado perfino di misurare il battito cardiaco e il flusso sanguigno.
Questa novità sarà disponibile entro la fine del mese per i produttori, e dunque i primi prodotti compatibili sono attesi per inizio 2018. Tuttavia è improbabile che la mela sceglierà di adottare tecnologia Qualcomm, viste le recenti grane legali in corso con la società sull’LTE. Più probabilmente Apple sceglierà una tecnologia sviluppata in casa, che però le sta dando qualche gatta da pelare.