Secondo le stime di Strategy Analytics, durante i primi sei mesi dell’anno Apple avrebbe venduto soltanto 600.000 HomePod, che corrisponde al 6% del mercato globale degli smartspeaker. Praticamente, non pervenuto.
A mo’ di paragone, nel medesimo periodo, Amazon ha piazzato circa 4 milioni di Echo (43,65 di market share), mentre Google è arrivata a 2,4 milioni di Google Home (26,5% di share); ha fatto meglio perfino Alibaba con 700.000 smart speaker cinesi. L’unica dietro ad Apple è Xiaomi con 200.000 unità vendute.
Amazon e Google, per il momento, si contendono da sole il 70% del mercato complessivo, nei paesi in cui operano. Negli ultimi due anni si è assistito ad una contrazione del peso esercitato delle due, ma non a causa di Apple; piuttosto, si è vito l’effetto dei produttori cinesi, con prezzi estremamente competitivi.
E qui veniamo al dunque. Perché anche se è vero che Amazon e Google sono presenti da molto più tempo di Cupertino, è pure vero che i loro speaker costano 129$ e 99,99$, rispettivamente per Google Home e Amazon Echo; le versioni mini e dot dei due prodotti, invece, costano entrambe 49$. Coi suoi 439$ di listino, HomePod ha ancora tanta -forse troppa- strada da fare.
HomePod, Apple taglia gli ordini dopo le vendite flop
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Lo avevate già previsto voi stessi nel Sondaggione che abbiamo lanciato l’anno scorso, e da cui era emerso che HomePod è un prodotto interessante, ma non vale i 430€ a cui verrà commercializzato (in Italia infatti non si può ancora comprare).
E un’opinione simile devono avercela anche invece nei paesi in cui si può già acquistare. Perché, contrariamente alle previsioni iniziali, HomePod non si smercia. In molti Apple Store le scorte “si accumulano” e in alcuni punti vendita non si riesce a piazzare più di una “decina di speaker al giorno.”
Gli analisti spiegano che “durante le prime 10 settimane di vendita, HomePod si è assestato sul 10% del mercato degli smart speaker, contro il 73% di Amazon Echo e il 14% di Google Home, secondo Slice Intelligence. Tre settimane dopo il lancio tuttavia le vendite settimanali sono scivolate in media a circa il 4% della categoria smart speaker.”
Ed era un trend già evidente il mese scorso, quando facevamo il confronto tra AirPods e HomePod; gli auricolari wireless sono la gallina dalle uova d’oro di Cupertino, ma lo smart speaker proprio non vuol saperne di decollare.
E avrà pure una qualità audio superiore, fatto sta che il prezzo elevato, la mancanza di connettività con dispositivi non-Apple e il mancato supporto a servizi diversi da Apple Music sta creando un evidente disinteresse nel pubblico. E poi, se proprio vogliamo dirla tutta, è pure piuttosto piccola di dimensioni per quel che costa, e difetta ancora dell’unica feature che ci sembra interessante, vale a dire AirPlay 2.
La buttiamo lì: costasse almeno 100€ in meno, forse potrebbe avere anche un senso. Ma così com’è, onestamente, noi passiamo.
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