Sembra passato un secolo da quando Steve Jobs tornò alle redini di Apple, e face strame degli orrori/errori del passato; una dei primi interventi è stato quello di snellire e rendere più immediata l’intera linea di prodotto. Furono bandite sigle complicate e orripilanti come Macintosh Quadra 660AV, chiamato anche Macintosh Centris 660AV, in favore di nomi più immediati: iMac, MacBook, MacBook Pro, iPad, iPod, Apple TV; e ogni nuova versione mantiene da allora l’omonimia.
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Con iPhone, invece, il marketing ha escogitato ogni volta strategie diverse per identificare i vari modelli, e segnare una cesura netta col passato che convincesse gli utenti a cambiare telefono più frequentemente. E così, è arrivata la versione “s” dei telefono, per indicare gli iPhone nuovi ma non così rivoluzionari rispetto all’anno prima; poi, nel 2014, è iniziata l’epoca del Plus da 5,5″ in affiancamento al 4,7″ di base.
Nel 2017, tuttavia, la versione “s” è stata saltata a piè pari per giungere direttamente ad iPhone 8 e 8 Plus che sono nuovi, ma non così nuovi come iPhone X che si chiama così per festeggiare il decimo anniversario dalla nascita di iPhone. La X sta per il numero romano 10. E che dire di iPhone SE che nel 2018 rischia di diventare iPhone SE2? Lasciamo perdere poi le varianti (PRODUCT)RED che esistono solo per iPhone 8 e 8 Plus e non ancora per iPhone X, e le vecchie versioni ovvero iPhone 7 e 6s tuttora in commercio.
Apple, in altre parole, ha bisogno di tornare a un’onomastica più elegante e comprensibile anche ai non addetti ai lavori. Qualcosa tipo iPhone, iPhone Plus, e iPhone X. Oppure perché non ricalcare le matrici di computer e tablet, con un trittico come iPhone mini, iPhone, iPhone Pro? O magari iPhone 11 Air (il piccolo da 4″), iPhone 11 (il 4,7″ LCD), iPhone 11 Pro (il 5,5″ OLED), perché no. Voi che idea vi siete fatti? Ditecelo nei commenti, su Twitter o sulla nostra pagina Facebook.