Sapevamo che a Cupertino stanno sviluppando un paio di speciali visori capaci di coniugare Realtà Virtuale e Realtà Aumentata. Da principio, sembrava ci capire che si trattasse di un paio di occhiali 8K (8K per occhio, dunque 16K totali) slegati da iPhone e dai computer della mela, dotati di ben 15 moduli fotocamera e collegati ad un “box dedicato” utilizzando una tecnologia wireless ad altissime prestazioni e bassa gittata chiamata 60GHz WiGig. Ora scopriamo invece che si chiameranno Apple Glasses o Reality Pro, che dipenderanno da iPhone e che si baseranno invece sul protocollo senza fili Wi-Fi 6E; la sicurezza biometrica, invece, sarà gestita in modo fantascientifico: con la scansione dell’iride.
Dipendenza da iPhone
Su questo punto non c’ chiarezza. Da quel che sapevamo, anche i primi Apple Glasses dipenderanno da iPhone per poter funzionare, esattamente come Apple Watch WiFi. Secondo i rumors più recenti, tuttavia, pare che lo sviluppo proceda a gonfie vele, e il dispositivo non dovrà fare affidamento su una connessione a un iPhone o un Mac per funzionare. Insomma, vedremo.
In compenso, gli ingegneri hanno finalizzato le specifiche di:
- Processore centrale a 5 nanometri
- Chip per il collegamento wireless
- Due chip il cui scopo non è chiaro
Tutti questi chip hanno superato da tempo il cosiddetto stato “Tapeout” che indica la fase finale del ciclo di sviluppo progettuale di uno specifico componente elettronico, e soprattutto la produzione di prova.
WiFi 6E
A quanto se ne sa, Apple sta lavorando ad almeno due progetti di visori AR che verranno rilasciati a fine 2022, cui farà seguito un dispositivo molto più sofisticato -un paio di occhiali smart- in un secondo momento. Stando alle recenti indiscrezioni pubblicate da Ming-Chi Kuo, “l’adozione dell’ultima versione delle specifiche WiFi costituisce una necessità basilare per i display di tipo HMD [head-mounted displays, cioè “display da testa”, n.d.A] per migliorare l’esperienza senza fili. I nuovi HMD di Meta [cioè quella che fino a ieri conoscevamo come Facebook, n.d.A.], Apple e Sony adotteranno tutti Wi-Fi 6/6E nel 2022.”
“Prevediamo che Meta, Apple e Sony saranno i brand più influenti nel mercato dei dispositivi metaverse nel 2022, con Meta, Apple e Sony che lanceranno nuovi dispositivi HMD rispettivamente nella seconda metà del 2022, nel quarto trimestre e nel secondo.”
“Wi-Fi 6” spiega Kuo, “è significativamente migliore di Wi-Fi 5 nelle velocità di trasmissione e nei consumi energetici, ed ecco perché il recente Oculus Quest 2 di Meta supporta Wi-Fi 6. Wi-Fi 6 aiuta Oculus Air Link a funzionare in modo più stabile, e permette ai display di raggiungere un refresh rate di 120Hz (contro i 72Hz o 90Hz del Wi-Fi 5).”
Tracciamento Oculare & Iris ID
Il dispositivo sarà dotato di un sistema di tracciamento degli occhi per fornire all’utente le immagini e le informazioni suggeriti dagli algoritmi di intelligenza artificiale, senza dover ricorrere a complessi controller manuali come nei visori della concorrenza.
“Il sistema di tracciamento degli occhi di Apple” spiega l’analista Ming-Chi Kuo, “includerà un trasmettitore e un ricevitore. Una delle due componenti trasmette una o più sorgenti di luce invisibili, e la parte ricevente la usa per stabilire i cambiamenti della luce visibile riflessi dall’occhio, e giudica il movimento del bulbo oculare in base a tali cambiamenti.”
Ciò permetterà la creazione di un sistema virtuale molto più intuitivo, un’esperienza utente molto più fluida e semplice, e un’interazione più naturale con l’ambiente. Inoltre, sapere dove sta guardando l’utente in ogni istante permette di ridurre dettagli/risoluzione (e quindi la mole di calcolo) dove non serve, cioè nelle aree periferiche della vista.
E uno degli aspetti più interessanti offerti da questa tecnologia è la possibilità di creare un sistema di sicurezza biometrica bastato sulla scansione dell’iride. Ciò, dopo Touch ID e Face ID, costituirebbe la terza evoluzione della sicurezza biometrica di Cupertino, e tra tutti i metodi sarebbe pure il più immediato e facile per sbloccare un dispositivo o autorizzare un acquisto con Apple Pay. Pensiamo che, a rigor di logica, Apple potrebbe ribattezzare questa feature Iris ID, Eye ID o magari solo EyeD.
15 Fotocamere
In una nota agli investitori, Kuo ha riportato che i visori Apple includeranno ben 15 moduli fotocamera per catturare il movimento e tradurre un movimento nel mondo reale in movimento virtuale; sei dei essi tuttavia troveranno impiego in “biometrica innovativa” e una cui sarà demandato il compito di calcolare la direzione ambientale.
I visori saranno “portatili” e dotati di sufficiente potere computazionale ed energia, ma non “mobili” come un iPhone. Gli attuali prototipi, spiega l’analista, pesano tra i 200 e i 300 grammi, ma a Cupertino pensano di poter ridurre questa misura a 100, massimo 200 grammi.
Le telecamere saranno in grado di mappare l’ambiente, rilevando superfici, bordi e dimensioni nelle stanze con precisione, così come persone e altri oggetti. Ma soprattutto saranno in grado di tracciare i movimenti del corpo e interpretare le espressioni facciali, traducendole in avatar virtuali. Quindi, cose come un sorriso o l’occhiolino nella vita reale si traducono in azioni simili sull’avatar virtuale. Un assaggio di questa tecnologia l’abbiamo già avuto con le fotocamere TrueDepth, e i Memoji e Animoji su iPhone e iPad.
Lenti Semi-Trasparenti
Apple e Foxconn hanno fatto il miracolo. La produzione delle lenti semi-trasparenti per Apple Glasses è passata dalla fase di prototipo a quella di pre-produzione trial. Secondo le indiscrezioni di The Information, “Apple sta sviluppando le lenti su una singola linea di produzione negli impianti Foxconn di Chengdu.” Le fasi di creazione di un nuovo prodotto “sono diverse, e iniziano con periodi di prototipo in California e Cina, durante i quali vengono sfornate decine e centinaia di unità rispettivamente dei prodotti e delle loro componenti. A maggio, le lenti erano entrate in uno stadio noto come engineering validation test o EVT, durante il quale Apple di solito produce migliaia di unità […]. È durante tale periodo che Apple finalizza il design e inizia i test sulla sostenibilità della produzione di massa.”
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Box Esterno
È da tempo che Apple lavora a questo tipo di tecnologie, ma non è chiaro se T288 sia un paio di occhiali à la Google Glass, oppure dei visori veri e propri tipo Oculus Rift. Quel che è certo è che saranno gestiti da uno speciale sistema operativo chiamata rOS cioè realityOS (controllato via gesti, comandi vocali, movimenti della testa, pannelli touch) da cui è derivato ARKit, una delle novità più importanti di iOS 13.
Apple sta creando app uniche progettate dalle fondamenta per la realtà virtuale. Si dice che Apple stia pianificando un’esperienza FaceTime VR con Animoji: ciò significa che non vedrete la rappresentazione realistica delle persone con cui chattate, quanto piuttosto il loro Animoji 3D o Memoji.
Ecco perché il rilevamento delle espressioni facciale è tanto importante: è l’unico modo di avere un’esperienza di chat realistica. E come sempre, Apple sta lavorando con i media partner per i contenuti che possono essere guardati in VR, e nell’integrazione coi servizi esistenti come Apple TV+ e Apple Arcade, oltreché con una nuova versione dell’app Messaggi con chat room specifiche per le funzionalità di chat di realtà virtuale e aumentata.
Design Sottile e Leggero
Apple punta al comfort ed ecco perché Apple Glasses/Reality Pro sarà realizzato in tessuto a rete e alluminio, per un peso massimo d circa 200 grammi (il Quest Pro di Meta pesa 722 grammi, per paragone).
iGlasses: Quando arrivano?
Secondo i rumors più attendibili, esistevano diversi prototipi concorrenti che potevano potenzialmente diventare il prodotto finito: il T288, uno dei primi prototipi conosciuti, oppure l’N301 o l’N421, caratterizzato da un paio di occhiali molto più moderni e stilosi; il lancio di Apple Glasses, anzi “Apple Glass” o “Reality Pro” (pare che uno di questi sia il brand prescelto), è previsto fine 2022 inizio 2023. E anche Kuo conferma questa data, aggiungendo che la vera rivoluzione arriva però nel 2030 con le Lenti a Contatti AR.
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