Aggiornamento del 3 dicembre 2019
Negli ultimi 4 anni, i portatili Apple sono diventati più sottili anche grazie a un’innovazione nel comparto delle tastiere; in luogo del tradizionale meccanismo a forbice, la mela ha introdotto il cosiddetto meccanismo a farfalla, che ha qualche pro e molti contro. Tant’è che, col nuovo MacBook Pro 16″ è dovuta tornare sui suoi passi, riesumando la vecchia tecnologia ispessendo un po’ la scocca del portatile.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/223059/macbookpro-13-tastiera-forbice”][/related]
Tra i pro annoveriamo senza dubbio la maggiore sottigliezza; tra i contro, una corsa più breve che costringe ad abituarsi a questa nuova tecnologia dopo anni e anni di tastiere fisiche di vecchio tipo. Niente di sconvolgente, onestamente: chi scrive lo fa su un MacBook Pro 2016 con Touch Bar, e la tastiera non sarà soddisfacente come quella del vecchio Pro, ma il suo lavoro lo fa adeguatamente.
[img src=”https://media.melablog.it/7/794/tastiera-apple-farfalla.jpg” alt=”tastiera-apple-farfalla.jpg” align=”center” size=”large” id=”206103″]
Il problema è un altro, e riguarda l’estrema delicatezza che la caratterizza. Basta letteralmente un granello di polvere per “appiccicare” i tasti e renderli meno scattanti; è una sensazione difficile da descrivere se non l’avete mai provata, ma è come se i tasti restassero incollati e facessero fatica a tornar su dopo la digitazione. E quando questo accade, anche il loro “clic” sembra diverso. Ma fin qui, niente che un soffio al punto giusto non possa rimettere a posto.
Molti utenti, tuttavia, lamentano problemi ancora più fastidiosi. Tasti che si rompono, che vengono sostituiti e si rompono nuovamente; tasti che si incollano e che diventano inaffidabili. Tasti che in generale non funzionano come dovrebbero. E a nulla servono i suggerimenti ufficiali di Apple per limitare questo tipo di seccature.
Tutti i guru del mondo Apple si sono espressi contro questa tastiera. Per John Gruber, è “uno dei più grossi fallimenti del design di Apple” e anche per Marco Arment è un “fallimento di design, perché i tasti diventano fatalmente inaffidabili.” Mike Wuerthele dice che la tastiera del MacBook Pro è una “bomba a orologeria pronta a esplodere nelle mani degli utenti” e Jason Snell è perfino più categorico: “è un prodotto difettoso e andrebbe richiamato.”
A questo aggiungete lo scenario emerso in uno studio di AppleInsider, secondo cui la nuove tastiere si rompono col doppio della frequenza e tendono pure a recidivare, senza contare che la riparazione costa di più.
Petizione e Class Action
E così, non sorprende che su questa pagina di Change.org sia stata aperta una petizione per costringere Apple a richiamare tutti i portatili prodotti dopo il 2016 e sostituirne le tastiere con “nuovi modelli riprogettati, perché questi tasti semplicemente non funzionano.” E questo è niente, perché in California è già partita la Class Action su iniziativa di un manipolo di utenti, secondo cui “la tastiera a farfalla di Apple e i MacBook sono prodotto e assemblati in modo tale che quantità minime di polvere attorno ai tasta bastano per impedirne il funzionamento […]. Come risultato del difetto, i consumatori che hanno acquistato un MacBook devono fronteggiare continuamente tasti non funzionanti e problemi con la tastiera. Quando uno o più tasti cessano di funzionare, il MacBook smette di servire al suo scopo principale: battere testo.”
Secondo i querelanti, Apple sarebbe a conoscenza del problema e delle lamentele degli utenti, ma “continua a vendere il prodotto a prezzi premium come niente fosse.”
Purtroppo, non conosciamo il numero esatto di utenti coinvolti nel fenomeno, ma l’impressione è che stiano aumentando. Nel frattempo è stato istituito un programma di riparazione gratuito per MacBook, MacBook Pro e MacBook Air, ma rischia di non essere sufficiente ad arginare il malcontento.
Proprio in queste ore, infatti, il giudice della Corte Distrettuale di San Jose Edward Davila ha sentenziato l’ammissibilità della Class Action; e se le cose dovessero mettersi di traverso, Cupertino si potrebbe trovare costretta a risarcire gli utenti uno per uno, con tutte le ripercussioni a livello d’immagine che potete immaginare. La partita è ancora ufficialmente aperta.