Quando Apple Car sarà finalmente disponibile, l’autista diventerà anch’esso un semplice passeggero; dunque si pone il problema di intrattenerlo durante il trasporto, e cercare di rendere il viaggio il più confortevole possibile.
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Allo scopo, Cupertino ha già messo a punto diversi brevetti -tipo l’Immersive Visual Display e l’Augmented Virtual Display– che consentono di ottenere informazioni pertinenti sulle località che si vista e molto altro proiettate direttamente sul parabrezza.
Il fatto è che molti, probabilmente, preferirebbero poter navigare su Internet oppure sbrigare del lavoro, magari mentre raggiungono la sede di un appuntamento, e ciò può produrre problemi neurologici dovuti allo spostamento, quello che in gergo scientifico si chiama chinetosi o più banalmente mal d’auto.
La tecnologia a cui Apple lavora potrebbe alleviare i sintomi di questo disturbo sui veicoli autonomi, attraverso la creazione di un mondo virtuale sincronizzato coi movimenti del passeggero sul sedile; questo, in pratica, fa sì che i contenuti virtuali sembrino fissi nello spazio, il che ridurrebbe drasticamente la sensazione di movimento.
Molti passeggeri nei veicoli sperimentano il mal d’auto. Tipicamente, ciò non accade all’autista. Tuttavia, con l’arrivo dei veicoli autonomi, l’autista diventa un passeggero, e come tale vorrebbe potersi distrarre, ad esempio mentre raggiunge il posto di lavoro. I passeggeri in veicoli autonomi o convenzionali, per esempio, vorrebbero poter leggere un libro, o lavorare sul loro computer portatile.
E se vi sembra fantascienza, sappiate che questa tecnologia esiste già nei prototipi di auto a guida autonoma di Apple e soprattutto nei pulmini per i dipendenti del Campus.