Aggiornamento del 14 ottobre 2019
Le voci le aveva confermate anche Bloomberg- “Così come è accaduto per il 3G e il 4G, le due precedenti generazioni di reti mobili, Apple attenderà fino ad un anno dopo il lancio iniziali delle reti cellulari 5G, prima di infilare nei suoi prodotti chip compatibili.” A dire degli analisti, questa mossa potrebbe rappresentare un rischio per la mela poiché la differenza in termini prestazionali tra 4G e 5G è abissale, e potrebbe portare a una stagnazione delle vendite. Ma c’è il colpo di scena: nel 2022 infatti arriva un chip 5G interamente sviluppato a Cupertino.
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“Apple è sempre stata ritardataria nelle tecnologie cellulari,” chiosa Mark Hung, analista presso Gartner. “In passato questo non ha rappresentato un problema, ma col 5G le cose andranno diversamente. Se aspettano oltre il 2020, potrebbero scontrarsi col problema.”
Il problema è che, a dire di Qualcomm, tutti i principali competitor della mela offriranno il supporto 5G sui loro smartphone di punta entro il 2019.”Tutti i produttori Android stanno lavorando sul 5G, oramai” e il rischio per Apple è di arrivare tardi ad una festa che avrà già decretato un vincitore. Se da Cupertino non rivedranno la loro strategia, gli utenti potrebbero mettere in standby gli acquisti rallentando ulteriormente una stagione non proprio florida; o peggio, preferire la concorrenza.
Chip 5G Apple
Aggiornamento: E anche l’affidabile Ming-Chi Kuo di TF International Securities conferma la cosa. I nuovi iPhone di punta in arrivo l’anno prossimo avranno sicuramente il 5G. “Stimiamo che gli iPhone 5G costituiranno circa il 60% di tutte le consegne dei nuovi iPhone nel 2020 (contro stime di altre società del 20%).” Il modem scelto da Apple sarà ancora prodotto da Qualcomm, ma è confermato che a Cupertino stiano mettendo internamente a punto un modem completamente sviluppato in casa che permetta di affrancarsi una volta per tutte dalla dipendenza da produttori e competitor. E la scaletta pare sia anche molto aggressiva: secondo gli ultimi rumors, Apple ha in programma di completare sviluppo, test e certificazione dei nuovi modem nel 2022, e di incastonarli nell’hardware dei iPhone in uscita lo stessa anno.
Una scaletta di prodotto giudicata parecchio ambiziosa, e di difficile realizzazione; l’ottimizzazione per le reti mobili infatti richiede molto tempo, e va fatta con cura, altrimenti si rischia di creare conflitti con gli altri operatori. E a questo occorre aggiungere la perfetta aderenza agli standard globali nonché alle richieste della FCC negli USA. Insomma, il 2023 appare una data più plausibile secondo molti degli osservatori.
Anche se immaginiamo che, dopo l’acquisizione della divisione modem smartphone di Intel e dopo il salasso miliardario con Qualcomm, sia piuttosto naturale che Tim Cook e i suoi vogliamo vederi i frutti di questi investimenti. E oramai, è questione di pochissimi anni: forse un paio, più probabilmente tre, e comunque non più di cinque a dir tanto.
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4G VS. 5G
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Un po’ in tutto il mondo, e perfino qui da noi, i gestori si preparano alle meraviglie del 5G, la connessione mobile di prossima generazione che porterà più banda per tutti; proprio in questi giorni, per dire, è partita sperimentazione a Milano di Vodafone, e molte altre città seguiranno a breve.
Si tratta però di un processo di copertura lungo che richiederà costosi investimenti, e proprio in ragione di già non vedremo approdare questa tecnologia su iPhone tanto presto. A questo aggiungete le incertezze che derivano dalla querelle legale che vede contrapposte Apple e Qualcomm, e che rallenterà ulteriormente il processo.
Intel sta cercando di concludere in tempi record lo sviluppo del suo chip XMM 8160 5G (lo vedete nella foto in cima al post), un modem con capacità di trasmissione dati fino a 6 gigabit massimi teorici, vale a dire da tre a sei volte più performante del miglior chip LTE in circolazione oggi. Ma non arriverà prima del 2019, il che significa che su iPhone approderà solo dopo il 2020.
Il modem 5G di Qualcomm, invece, sarebbe teoricamente pronto molto prima, tant’è che finirà sui primi smartphone Android già l’anno prossimo; ma allo stato delle cose, è altamente improbabile che Cupertino scelga di preferire l’avversaria, non con una causa in corso che vale miliardi di dollari.
Dopotutto, il supporto 5G su iPhone è solo una condizione necessaria ma non sufficiente; serve comunque la collaborazione dei carrier con la stesura della nuova rete, e per quella siamo ancora in alto mare. Considerate infatti che l’asta per le licenze si è conclusa in queste ultime settimane. Dunque, deve passare ancora parecchio tempo prima che le scaramucce tra Qualcomm e Apple possano creare un concreto danno all’utenza.