AMS, uno dei fornitore Apple di tecnologie per smartphone, ha annunciato in queste ore una nuova generazione di sensori di luminosità ambientale che funzionano sotto al display. Un’innovazione che, se adottata da Apple, consentirebbe di strappare qualche pixel alla cosiddetta “Notch” di iPhone X e iPhone XS, riducendo così lo spazio sottratto al display.
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Sapevamo che la “Notch” più piccola è solo una delle novità a cui si lavora a Cupertino per il 2019. AMS, in particolare, ha creato un sensore di luce RGB e infrarossi che può essere posizionato direttamente sotto un display OLED; una cosetta piuttosto interessante che permetterebbe di riguadagnare l’area precedentemente rubata al display, e di ridurla al solo foro della fotocamera come sulle prossime generazioni di Samsung:
“Oggigiorno, i produttori di smartphone si sforzano di massimizzare le proporzioni schermo-scocca dei propri dispositivi, riducendo il più possibile l’impatto dell’area della cornice lungo il display. Il chip TCS3701 consente ai designer di elevare questo concetto ad un nuovo livello, eliminando potenzialmente del tutto la cornice. Ciò si rende possibile perché il TCS3701 può funzionare dietro un display OLED per mezzo della sua straordinaria sensibilità e grazie ai sofisticati algoritmi di misura che compensano la distorsione ottica causata dal display OLED.”
AMS è il medesimo produttore che sforna già oggi i sensori ottici del sistema TrueDepth di iPhone X, XR, XS, e XS Max; dunque ha molto senso che possa instaurare un percorso preferenziale con la mela, ed ecco perché parliamo di un iPhone XI quasi privo di cornice. L’unica fregatura è che non è possibile utilizzare il medesimo stratagemma per la fotocamera: per quella -almeno per il momento- sarà necessario mantenere un foro nello schermo.