Aggiornamento del 2 aprile 2021
A dire di iFixit, il noto servizio di riparazione dei dispositivi con la mela, tutti i MacBook Pro distribuiti sul mercato a partire dal 2016 e i nuovi MacBook Air possedevano un difetto di progettazione congenito che -presto o tardi- rende necessaria una costosa riparazione obbligatoria, nell’ordine dei 7-800€; la colpa sarebbe di un cavetto troppo delicato che si usura anzitempo aprendo e chiudendo il display. E ora, a due anni di distanza dallo scoppio del caso, un giudice conferma l’ipotesi: Apple avrebbe deliberatamente venduto i laptop nonostante fosse a conoscenza del difetto.
Stage Effect o Flexgate: Cos’è
Tutto comincia con il cosiddetto “Stage Effect” ovvero “l’effetto Luci della Ribalta” che poi ha anche dato il nome a questa nuova emergenza Apple (qualcuno l’ha ribattezzata invece “Flexgate”). È quello che vedete nell’immagine in cima al post, e che sembra prodotto da degli invisibili faretti posti sulla Touch Bar, ma è solo l’inizio. Dopo di quello, di punto in bianco, il Display Retina smette semplicemente di funzionare. E non sembra si tratti solo di sfortuna.
Da Cosa Dipende?
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Secondo iFixit, il responsabile è il cavo che porta il segnale video al display:
“L’attuale generazione di MacBook Pro, dal 2016 ad oggi, utilizza un cavo piatto che connette il display al suo controller sotto la Touch Bar. Tali cavi si piegano attorno la scheda, cui sono assicurati attraverso un paio di meccanismi a molla. Ma sono soggetti allo stress della piegatura ogni volta che aprite o chiudete il laptop. E così, in un lasso di tempo che sembra molto breve, quei cavi iniziano a dare cenni di cedimento fino a strapparsi.”
Quali Modelli Sono Colpiti?
Il problema sembra colpire indistintamente i MacBook Pro Retina da 13″ o 15″, prodotti a partire dal 2016 in poi, compresi quelli del 2017 e 2018. Ciò dipende dal fatto che i MacBook Pro del 2016 sono stati i primi portatili Apple a introdurre il cavetto di nuova generazione, che però tenderebbe a logorarsi troppo presto.
La fregatura è che, montando lo stesso tipo di componentistica, anche l’ultima generazione di MacBook Air rilasciato lo scorso autunno potrebbe essere afflitta dal medesimo destino. Non ce ne siamo ancora accorti perché è mancato il tempo materiale: ma fate passare un altro annetto, e il rischio è di trovarsi di fronte ad un’altra ondata di riparazioni.
In generale, ci si aspetta che si rendano necessari molti mesi (se non anni) di apri-e-chiudi del display, prima di iniziare a vedere il difetto.
Quanti Sono i Mac Colpiti?
Non abbiamo una statistica ufficiale, né probabilmente l’avremo mai; tuttavia si è registrato un numero crescente di segnalazioni sui Forum di Supporto Apple e qua e là sul Web; numeri che, secondo iFixit, tenderanno a salire.
Quanto Mi Costa?
Dopo il can-can social creato dagli utenti, attraverso un sito Web ad hoc e una petizione su Change.org, Apple è tornata parzialmente sui suoi passi con l’istituzione di un programma di riparazione gratuito ed estensione della garanzia. Il problema tuttavia è che copre esclusivamente i MacBook Pro 13″ del 2016; la lista dei Mac stilata sulla base delle segnalazioni degli utenti, invece, includerebbe pure altri modelli:
- MacBook Pro (13 pollici, 2016, 4 Porte Thunderbolt 3)
- MacBook Pro (13 pollici, 2017, 4 Porte Thunderbolt 3)
- MacBook Pro (13 pollici, 2017, 2 Porte Thunderbolt 3)
- MacBook Pro (13 pollici, 2016, 2 Porte Thunderbolt 3)
- MacBook Pro (15 pollici, 2016)
- MacBook Pro (15 pollici, 2017)
L’aspetto peggiore è che Apple, al solito, in queste circostanze non si limita a sostituire il cavetto difettoso: sostituisce l’intero blocco schermo, trasformando così una riparazione da 10€ in un intervento da 7-800€. Se avete un Apple Care o se rientrate nel programma di riparazione gratuita, siete a posto: la riparazione sarà a carico di Apple; ma se la garanzia standard è scaduta o avete un modello escluso, dovrete mettere mano al portafogli.
Cosa Dice il Giudice
In seguito alla causa mossa contro Apple da un manipolo di utenti inferociti, il giudice Edward Davila ha dato ragione ai querelanti in una nota:
“La corte ritiene che le dichiarazioni dei test pre-rilascio in congiunzione con le dichiarazioni dei reclami dei clienti siano sufficienti a dimostrare che Apple avesse fosse ben a conoscenza del difetto imputato”
E ancora:
“Se [verrà provato che, n.d.A.] Apple ha cancellato i commenti dal suo sito Web con le lamentele degli utenti sui problemi del display attribuibili al difetto imputato, ciò suggerisce che Apple fosse a conoscenza del difetto in questione.”
Ma i legali di Cupertino non ci stanno, e rispediscono le accuse al mittente. Il difetto si sarebbe verificato infatti a distanza di anni, e comunque le accuse si baserebbero su falsi presupposti e non fatti concreti. Vedremo come evolverà e chi avrà ragione alla fine: per il momento, il giudice ha semplicemente dato l’ok al prosieguo della causa, ma siamo ancora ben lontani da una sentenza. La battaglia legale vera e propria sta per avere inizio.