Anche il Washington Post, in uno dei blog dei suoi redattori, riporta che un paio di hackers, alla Black Hat Security Conference, abbiano dimostrato gravi potenziali vulnerabilità nei driver wireless del MacBook.
Tali falle sarebbero talmente gravi da consentire di prendere il totale controllo del computer in meno di 60 secondi, a patto che sul MacBook sia accesa la scheda wireless 802.11 b/g (Airport). Questa vulnerabilità sarebbe indipendente dal sistema operativo utilizzato (Mac OS X o Windows) risiedendo nel codice del driver stesso, evidentemente comune alle varie piattaforme.
Pare anche che il potenziale pericolo sia comune a tutti i computer dotati dello stesso hardware wireless, di marca Intel e derivato dalla piattaforma Centrino.
I due hacker ritengono che la causa di queste vulnerabilità sia da imputare ad una scarsa cura nella progettazione del software driver, i cui sviluppatori sono spesso costretti a scrivere in fretta e furia, sotto il pungolo pressante delle case, ansiose di mettere in commercio i propri prodotti.
Pare che la scelta della macchina dimostrativa sia ricaduta sul MacBook a causa delle recenti pubblicità Mac vs PC. I due hacker sarebbero rimasti infastiditi dalla professata superiorità di Mac OS, decidendo di “sbugiardare” pubblicamente Apple.
In ogni caso, gli hacker in questione dichiarano di lavorare a stretto contatto sia di Apple che di Microsoft per porre rimedio alle falle.
Non si sa se il Security Update rilasciato ieri da Apple abbia anche a che fare con tale notizia.
[Grazie a tutti per le segnalazioni]