Nel cuore del nuovo Campus di Cupertino è comparso un gigantesco palco a forma di arcobaleno; lo ha rivelato un drone in un volo di ricognizione. E ora tutti si domandano a cosa serva.
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Come è lecito aspettarsi dalla mela, la forma e i colori del palco non sono casuali, e rivelano la cura nei dettagli che Apple mette sempre in ogni cosa che fa; si vocifera infatti che il progetto porti addirittura la firma di Jonathan Ive. Ma qual è il suo significato, e perché è stata eretta proprio ora?
Per quanto si sa, si tratterebbe dei preparativi per una festa degli impiegati che si terrà il 17 maggio prossimo per celebrare l’apertura di Apple Park e commemorare Steve Jobs, a cui si deve il progetto della “Nave Spaziale.” Per l’occasione ci sarà musica dal vivo, cibo e tanta birra.
La struttura, stando ad un articolo su AppleWeb (l’intranet aziendale di Cupertino), è in costruzione da oltre un mese e ha richiesto l’assemblaggio di oltre 25.000 componenti più piccoli che è possibile smontare e rimontare a seconda delle necessità e con forme diverse, tipo costruzioni giocattolo per capirci.
Le cornici in alluminio curvo hanno richiesto 12 giorni di piegatura grazie a particolari macchinari; poi, sono stati inseriti in una copertura in policarbonato che “si estende oltre i bordi per creare continuità con gli altri segmenti, una volta montati.” Infine, è stata applicata una copertura anti-UV per proteggere i materiali e impedire che il potente sole californiano sbiadisse i colori. Ciò però ha reso gli archi delicati come vetro, e per questa ragione ci sono voluti degli speciali carrelli trasportatori.
L’obiettivo principale, ha spigato Ive, era di “creare un palco che diventasse immediatamente riconoscibile come un palco Apple.” L’arcobaleno è stato scelto per due ragioni: da una parte, è “diventato parte dell’identità societaria da molti anni” e dall’altra ricorda i colori del logo del Mac originale:
C’è la risonanza con il logo rainbow che è parte della nostra identità da anni. L’arcobaleno è anche un’espressione positiva e gioiosa di alcuni dei nostri valori di inclusione, e penso che una delle ragioni principali per cui l’idea è risuonata immediatamente e così profondamente in noi era nella forma: la connessione da un punto di vista del design estetico. Un semicerchio si rapporta in modo naturale ed elegante con la forma del cerchio.
Per il resto, nulla è dato sapere; l’evento del 17 infatti sarà a porte chiuse e dedicato esclusivamente a chi lavora lì. Per questa ragione, anche il Centro Visitatori reterà off limits per 24 ore.