All’interno di ogni iPhone 11 batterà un cuore di Apple A13, il nuovo processore messo a punto da Cupertino; la sua vera peculiarità tuttavia sarà il co-processore matematico R1 (chiamato internamente ‘Rose’) che servirà all’iPhone per capire esattamente dove si trova e come è orientato nello spazio. E ciò si rende necessario per una ragione ben precisa.
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Negli ultimi anni, gli iPhone erano sempre dotati di un co-processore che accelera determinate operazioni, sgravando il processore centrale e risparmiando così batteria; il vecchio co-processore di movimento della serie M verrà tuttavia rimpiazzato da una nuova generazione più potente, e soprattutto più interconnessa coi sensori.
Attualmente vengono utilizzati: bussola, giroscopio, accelerometro, barometro e microfoni. Con l’R1 invece saranno costantemente interpellati anche l’unità di misura inerziale (IMU), il Bluetooth 5.1 (grazie al cosiddetto ‘Angolo di Arrivo’ e ‘Angolo di Partenza’), l’ultra-wideband (UWB) e la fotocamera (incluse cattura e tracking ottico). Tali feature si rendono necessarie per il corretto funzionamento di Apple Find, l’accessorio che consente di localizzare su Mappa oggetti e animali, anche senza che siano connessi ad Internet e con un margine di errore di massimo 5cm.
Almeno questo è rimasto; stando ai rumors, infatti, pare che l’altra feature più interessante -la ricarica wireless di AirPods e Apple Watch– sia stata eliminata all’ultimo. Dunque, per quel che ci è dato sapere finora, sembra che iPhone 11 si avvii ad essere un update un po’ noiosetto. Vedremo se stasera Tim Cook riuscirà a sorprenderci comunque, oppure no.
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