In una recente nota agli investitori dello scorso giugno, l’affidabile Ming-Chi Kuo aveva affermato che Apple è pronta per lanciare un iPhone con Touch ID integrato nel display; ora, invece, emerge qualcosa di molto più interessante: si parla addirittura di Face ID integrato nel display. E se tutto va come previsto, dovrebbe arrivare l’anno prossimo con iPhone 14.
Face ID nel Display
Secondo Jon Prosser, uno dei canarini più affidabili del mondo Apple, Cupertino è intenzionata a eliminare il vecchio notch in favore di una fotocamera hole-punch; questo design renderà necessario dunque un sistema biometrico alternativo, che sarà fornito per l’appunto dal Touch ID o dal Face ID nel display.
La buona notizia è che nascondere i sensori del Face ID sotto al display è più semplice che infilare una fotocamera tradizionale (i pixel del display alterano i colori percepiti dal sensore). La cattiva notizia è che lo sviluppo di questa tecnologia non è ancora stato completato, e non esistono garanzia in tal senso; anzi, nel caso in cui non si riuscisse a finalizzare delle specifiche di qualità adeguata, Apple sarebbe costretta ad abbandonare la fotocamera hole-punch per tornare al vecchio design a notch. In tal caso, è ragionevole ritenere che il Face ID nel display sarebbe rimandato al 2023.
Touch ID nel Display
Secondo Ming-Chi Kuo, invece, tra le novità di iPhone 14 potrebbe esserci sarà pure il sensore di impronte digitali integrato nello schermo; una soluzione tecnica che permetterebbe di affiancare il Face ID in tutte le situazioni in cui il visto -magari per via della mascherina- è parzialmente coperto e dunque inutilizzabile per sbloccare il telefono o autorizzare pagamenti.
La notizia è recente, ma non costituisce una primizia in assoluto. È da anni che si parla della cosa, ed è praticamente certo che Apple sta esplorando la possibilità a livello tecnico. Addirittura già nel 2019 si vociferava di un iPhone 12 con Touch ID nel display; ne scriveva l’Economic Daily News, citando l’introduzione di un chip Qualcomm che avrebbe reso possibile la scansione dell’impronta entro il 2020.
Qualcomm è il fornitore anche dei sensori under-display del Galaxy S10 e del Galaxy Note10 di Samsung, ma la tecnologia eventualmente fornita ad Apple sarebbe molto più sofisticata e affidabile. In più, funzionerebbe su una superficie molto più ampia di display, pari a 17 volte quella coperta dal sensore dei Samsung. Come dire: praticamente quasi tutto lo schermo di iPhone 14 sarebbe in grado di accettare e riconoscere l’input dell’impronta.
Attualmente, esistono due tipi di tecnologie di riconoscimento dell’impronta digitale su display: quella ottica, che utilizza la luce per effettuare una scansione bidimensionale del dito, e quella ultrasonica, che invece genera un’immagine 3D dell’impronta e che dunque è pure più sicura. Tim Cook e i suoi, ovviamente, sperano di portare a casa quest’ultima.
Tuttavia, le fonti di Bloomberg smentiscono questo scenario; secondo quest’ultimo, infatti, Apple sarebbe più interessata al Face ID che al ritorno del Touch ID, benché sotto al display. Insomma, con un anno a separarci dal debutto di iPhone 14, è chiaro che Tim Cook e i suoi vogliono lasciarsi aperte più porte possibili; per le specifiche finali, c’è tempo.