Aggiornamento del 21 luglio 2020
Partiamo dalla buona notizia. Tutte le 4 varianti di iPhone 12 in arrivo dopo l’estate supporteranno il 5G, sia nella variante Sub-6GHz che mmWave, a fronte di uno schema di prezzi paragonabile a quello attuale. Ma dal 2021, Apple tornerà sui suoi passi.
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Aggiornamento: 2 Tipi di 5G
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Anche se accomunate dal medesimo termine ombrello, ci sono due tecnologie diverse che concorrono a formare lo standard 5G: il Sub-6GHz e l’mmWave (“banda millimetrica”). Entrambe vanno più veloci del 4G, ma mentre la prima regge bene sulla lunga distanza e si presta per i centri densamente poco abitati, l’altra è l’unica a sviscerare il vero potenziale del protocollo di comunicazione. Con l’mmWave, infatti, si raggiungono velocità massime teoriche molto superiori ma su distanze molto più brevi. Quando gli operatori sfoderano numeri roboanti, di solito si riferiscono a quest’ultima tecnologia.
Per praticità, Apple adotterà entrambe su tutti i modelli di iPhone 12, a prescindere dal price point. Ma dall’anno prossimo, praticherà una ripartizione in base alle aree di vendita. Scrive Digitimes:
“La nuova serie di iPhone del 2020 di Apple funzionerà sia sul 5G sub-6GHz che su quello millimetrico, e il produttore sta considerando l’ipotesi di introdurre i suoi iPhone per supportare l’mmWave o il sub-6GHz per specifici mercati l’anno prossimo, secondo le fonti dell’industria.”
Ciò dipende dal fatto che le reti 5G non saranno uguali in tutto il mondo, e cambieranno da operatore a operatore; in alcuni casi verranno implementati apparati Sub-6GHz e l’mmWave, in altri solo di un tipo o solo di un altro. L’idea è di dare agli utenti quello di cui hanno bisogno, e niente di più. In ogni caso, la cosa riguarda i modelli del 2021.
5G & Prezzi
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Niente salasso per gli utenti, o per meglio dire, il salasso resterà nei parametri che conosciamo già. Stando ad una nota agli investitori rilasciata da Ming-Chi Kuo lo scorso dicembre, infatti, sebbene Apple si troverà a fronteggiare aumenti dei costi di produzione da 30$ a 100$, in base al tipo di chip utilizzato, ciò non avrà ripercussioni sul portafoglio dei clienti.
Grazie ad una riduzione generalizzata delle spese nella catene delle forniture, i prezzi per l’utente finale dovrebbero restare grossomodo allineati a quelli odierni; un esempio di ciò è l’abbandono del cosiddetto non-recurring engineering per la cornice metallica dei nuovi iPhone; si tratta di un capitolo di spesa una tantum che Apple rigira ai produttori per ricercare, progettare, sviluppare e testare un nuovo componente. Gran parte della fase di ricerca e test verrà assorbita internamente: ciò darà maggior controllo alla mela, e soprattutto garantirà una importante riduzione dei costi. Anche per gli utenti.
Intanto, la priorità assoluta per Qualcomm è il lancio dell’iPhone con funzionalità 5G. E il chip che renderà possibile la compatibilità con le reti cellulari di ultima generazione diventa ancora più piccolo, il che significa che ci sarà più spazio per la batterie e per gli altri componenti.
Largo al 5G
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Nella cornice dello Snapdragon Tech Summit che si è tenuto in epoca pre-pandemia, il presidente di Qualcomm Cristiano Amon ha affermato che “la priorità numero uno della relazione con Apple è di come lanciare il più presto possibile il loro telefono. Questa è la priorità.” E sebbene la parola “5G” non sia formalmente proferita, il riferimento è evidente.
D’altro canto l’impegno richiesto non sarà parco. Apple infatti non intende avvalersi di una soluzione chiavi in mano: l’idea infatti è di abbinare al modem Qualcomm circuiteria e antenne completamente sviluppate in casa. Uno sforzo congiunto che ha sofferto gli effetti della querelle sui brevetti dei mesi scorsi, conclusasi con un assegno miliardario da parte della mela.
“Ci siamo riconciliati forse un po’ troppo tardi,” ha chiosato Amon, “rispetto a quanto avremmo entrambi desiderato, e credo che stiamo lavorando per recuperare tutto il tempo perduto, e approfittare così di tutto quel che è stato fatto finora. L’intento di lanciare un iPhone col 5G, come da scaletta.”
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Chip 5G Super Compatto
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Uno dei partner chiave nella produzione del chip 5G di iPhone 12, Murata Manufacturing, è riuscito a creare una “versione ultra-compatta” di un componente elettronico fondamentale. Stando a quanto si legge sul Nikkei, sono riusciti a ridurre i condensatori ad un quinto delle dimensioni precedenti, decuplicando tuttavia la capacità di stoccaggio energetico.
Parliamo di gingilli di dimensioni comprese tra 0.25mm e 0.125mm che consentiranno di risparmiare spazio prezioso sulla scheda logica da devolvere ad altri componenti. Magari alla circuiteria di elaborazione 3D, oppure alla batteria. In ogni caso, ogni millimetro cubo recuperato è pure manna dal cielo.
La Notch (quasi) sparisce
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Sulla presenza del 5G e sullo scanner LiDAR non esistono praticamente più dubbi; l’aspetto più interessante dei nuovi dispositivi, tuttavia, sarà la Notch ridotta. A dire di Bloomberg, la porzione nera sottratta al display ammonterà a due terzi dell’estensione attuale. Questo significa più pixel da dedicare a intrattenimento, contenuti e produttività.
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