Grazie al suo design modulare e componibile, il Mac Pro è stato definito da iFixit “bellissimo, incredibilmente ben costruito, un capolavoro di riparabilità.” E grazie al cavolo, verrebbe da dire: con tutto lo spazio che ha a disposizione.
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Il punteggio che gli è stato assegnato è un inusuale 9 su 10; una vera rarità per i computer con la mela. Niente viti barocche, componenti incollate o complesse procedure di smontaggio: tutte le parti sono connesse con prese e interfacce standard, e si smontano agevolmente con normali strumenti reperibili in ferramenta.
L’unica pecca -e la ragione per cui non gli è stato assegnato un 10 pieno- è l’impossibilità di sostituire la SSD senza passare per l’assistenza Apple. Sebbene infatti l’unità sia molto facile da rimuovere a livello hardware, è legata al chip T2 di sicurezza che in caso di manomissione impedirebbe l’avvio della macchina.
Ma per il resto, nulla da eccepire da parte di iFixit, e lo diciamo con onestà: mai avremmo pensato di vedere un computer Apple ricevere tanti encomi. Ciò detto, occorre tenere bene a mente che parliamo pur sempre di un catafalco alto 52,9 cm, largo 45cm e spesso 21,8cm, dal peso non proprio light di 18 kg. Difficile pensare dunque che questo paradigma possa essere portato anche sugli altri prodotti della mela.