Aggiornamento del 7 maggio 2020
Era atteso da tempo, ma il nuovo MacBook Pro 13″ non era come ce lo aspettavamo. Sì, ha la Magic Keyboard con meccanismo a forbice e i processori Intel Core di decima generazione, ma difetta di tre feature a cui avevamo fatto la bocca, e che lo rendono tecnicamente meno sofisticato del fratello maggiore da 16″. Ecco cosa c’è da sapere sul Pro 13″ prima dell’acquisto.
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[Aggiornamento] Caricabatterie
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Da specifiche, il nuovo MacBook Pro 13″ accetta due tipi di ricariche: 20.3V/3.0A e 20.2V/4.3A. Ciò in altre parole, e senza entrare troppo nel tecnico, significa che la macchina supporta sia la ricarica attraverso l’adattatore USB-C da 61 Watt incluso nella confezione, sia quello da 87 Watt del precedente MacBook Pro 15″.
Una bellissima notizia, con un unico neo: nonostante il wattaggio superiore, la ricarica non avverrà più rapidamente.
Display da 14″
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Una delle indiscrezioni più succose delle scorse settimane riguardava l’introduzione di display da 14″ in sostituzione del vecchio taglio da 13″; una mossa che sembrava naturale dopo il lancio dei MacBook Pro 16″ di 6 mesi fa. Eppure niente da fare: lo schermo è un Retina da 2560×1600 pixel con tecnologia True Tone, fino a 500 nit di luminosità e supporto al wide color P3.
Forse l’epidemia di Covid-19 ha reso più difficile la messa a punto e produzione di massa de nuovi pannelli da 14″. Pertanto diremmo che la novità arriverà semplicemente più in là.
Audio
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Laddove il MacBook Pro 16″ gode di un “sistema audio a sei altoparlanti con due woofer force‑cancelling” e di tre “microfoni in array, di qualità professionale e con rapporto segnale/rumore elevato”, il nuovo MacBook Pro 13″ si appoggia su un sistema stereo con tre microfoni, esattamente come il predecessore. In altre parole, l’audio si sente bene ma non come sul 16″.
Se dovessimo azzardare, soprattutto data l’enfasi di Apple sull’argomento, diremmo che con ogni probabilità il nuovo set di diffusori+microfoni verrà portato sui portatili entry level a partire dal modello con display da 14″. Insomma, quasi quasi, viene voglia di aspettare il prossimo aggiornamento.
Architettura Termica
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I MacBook Pro 16″ garantiscono il 28% in più di flusso d’aria, e una più efficiente dissipazione del calore grazie al dissipatore più ampio del 35%. Un’architettura termica “completamente ridisegnata: ventole più grandi, con pale migliorate per un flusso d’aria ideale, e un maggior numero di alette per una dispersione del calore più rapida. E grazie al raffreddamento più efficiente, può sostenere fino a 12 watt in più di potenza massima continua.”
Per quel che si vede, invece, il MacBook Pro 13″ utilizza il vecchio meccanismo di gestione del calore; la buona notizia, se non altro, è che i processori Intel Core di 10ª generazione che monta dovrebbero risultare più efficienti e meno avidi di risorse, e dunque dovrebbero scaldare meno. Ma non tutti: solo i modelli intermedi ed i fascia alta hanno le nuove CPU.
Dunque, detta molto brutalmente, se non avete un disperato bisogno di cambiare computer adesso, noi onestamente attenderemmo il prossimo giro oppure punteremmo sulla vecchia generazione per risparmiare un po’.