Nel tentativo di contenere la diffusione del Coronavirus e rendere i suoi negozi più sicuri, Cupertino sta pensando di implementare degli scanner termici alle entrate degli Apple Store così da misurare la temperatura dei clienti prima che possano entrare. La legge UE sulla privacy, però, potrebbe rendere la cosa illegale.
In questi giorni, e dopo aver messo a punto opportune strategie di igiene e distanziamento sociale, Apple sta riaprendo alcuni dei suoi punti vendita sparsi per il mondo. Tra le iniziative adottate ci sarebbe un sistema di consegna automatica della merce (per limitare gli spostamenti degli addetti), oltreché la misurazione della temperatura corporea attraverso scanner termici a distanza; tuttavia, la Corte dell’Assia in Germania ritiene che questa scelta confligga con le disposizioni UE in materia di privacy.
Per il momento, dunque, Tim Cook e i suoi hanno messo in standby la faccenda termometri nel Vecchio Continente, in attesa di capire se sia fattibile o meno. In Italia -così come in Germania e in altri paesi UE- gli Apple Store operano ancora con orario ridotto, e risultano formalmente chiusi per il pubblico. Ma è evidente che sia tempo di iniziare a pensare anche al dopo; a quando, cioè, le saracinesche torneranno ad alzarsi.