Tra i superpoteri di iOS 14 c’è quello di avvisare l’utente quando un’app accede ai contenuti della clipboard, quella che usiamo per copiare e incollare password, numeri di carte di credito, messaggi privati, foto personali, video e così via. Un vizietto che, a quanto pare, hanno in molti, e che ora fa fioccare denunce.
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Col rilascio della prima Beta di iOS 14, molti utenti hanno pizzicato 53 note applicazioni ad accedere allegramente e con un’assiduità sconcertante ai dati della clipboard di iPhone e iPad.
Dopo essere stata colta con le mani nella marmellata, TikTok ha sùbito annunciato un cambio di rotta, e un aggiornamento che avrebbe eliminato la feature di lettura della clipboard; a loro dire, si tratta di una misura per “identificare comportamenti ripetitivi e spammosi” ma intanto qualcuno si è giustamente indispettito: a che serve leggere con tanta assiduità la clipboard degli utenti?
E infatti, a qualcuno sono partiti i canonici 5 minuti, e ora Microsoft LinkedIn è nei guai con una possibile class action. I querelanti accusano la società di aver segretamente “spiato gli utenti” senza prima avvisarli, e di aver “spiato i computer e dispositivi vicini, eludendo il timeout dell’Universal Clipboard di Apple”; LinkedIn dal canto suo si difende dicendo che si è trattato di un bug, e che nessuna di queste informazioni veniva conservata o inviata ai suoi server; tant’è che una versione aggiornata dell’app è già in arrivo.
E non sappiamo voi, ma qui siamo molto curiosi di sapere come andrà a finire la storia.