Con una nota inviata a Reuters, Apple ha annunciato di essere in totale disaccordo con la decisione presa dall’Antitrust e che rischia di portare al blocco delle operazioni in Italia fino a 30 giorni. Il ricorso, spiegano a Cupertino, è inevitabile.
Nella procedura aperta contro Apple, l’AGCM ha pubblicato una serie esaustiva di ragioni per cui la comunicazione relativa ad AppleCare risulta insufficiente o lacunosa riguardo i diritti vigenti in Italia. L’impressione dell’Authority -ma anche degli utenti, se proprio vogliamo dirla tutta- è insomma che vi siano sui consumatori delle pressioni illegittime riguardo l’estensione di garanzia a pagamento, che si sovrappone per buona parte a quella garantita dalla legge.
A dire dei legali della mela, si è trattato d’un errore grossolano, basato su un errore di valutazione:
“Ci siamo appellati alla recente decisione della corte poiché si basava, a nostro avviso, sull’interpretazione non corretta della legge. Abbiamo introdotto una serie di misure per lenire le preoccupazioni dell’Autorità, ma ci troviamo in disaccordo sui loro recenti rilievi.”
Allo stato attuale, Cupertino ha 30 giorni di tempo per ricorrere in appello oppure accettare la decisione. Ma è evidente che la prossima battaglia si consumerà sui terreni del TAR del Lazio, e la sentenza che ne scaturirà avrà probabilmente effetti anche sul resto dei cittadini d’Europa. È raro infatti che la mela applichi condizioni particolari ai singoli mercati: solitamente, marketing e comunicazione seguono sempre gli stessi binari un po’ ovunque. Anche se, in qualche occasione, le leggi locali si sono dimostrate più forti.