Con modalità non troppo dissimili da quelle messe in campo l’anno scorso, occasione in cui Apple chiese e ottenne il blocco delle vendite dei terminali HTC, Cupertino è tornata nuovamente all’attacco. Questa volta, però, la sorta ha in ballo progetti diversi: HTC, infatti, potrà continuare a importare i propri dispositivi senza problemi.
Tempo addietro, a Cupertino si sono accorti che alcuni smartphone HTC -One S, One X, Flyer ed EVO 4G- infrangevano un brevetto Apple relativo al reperimento dei numeri di telefono all’interno dei messaggi di testo; in quel caso è intervenuto addirittura lo United States International Trade Commission (ITC), che ha negato la sospensione delle importazioni richiesta dalla mela.
Ieri, invece, a tarpare le ali di Tim Cook ci si è messo anche un giudice londinese con una sentenza pericolosamente avversa:
I dispositivi di HTC non violano i quattro brevetti Apple sulle tecnologie touchscreen; anzi, tre di quei brevetti non sono validi, ha affermato oggi il giudice Christopher Floyd. E sebbene HTC sia rimasta soddisfatta della sentenza, “restiamo delusi che Apple continui a preferire la competizione in Tribunale a quella sui mercati,” ha affermato il portavoce Andrea Sommer.
Il riferimento qui era a quattro brevetti estremamente importanti -vitali, addirittura- per Cupertino, vale a dire una tecnologia per la consultazione e lo scrolling delle foto, una tecnica per modificare gli alfabeti, l’implementazione del Multi Touch e infine lo storico slide to unlock.
Sembra, insomma, che questa volta le pretese avanzate vadano al di là della ragionevolezza imposta dalla legge, il che per Apple si rivela una pessima notizia. Questi quattro brevetti, infatti, costituiranno la base portante dell’impianto accusatorio in una causa simile intentata contro HTC in Germania nei prossimi mesi.
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