In seguito alla presentazione di Passbook in iOS 6 al WWDC 2012, a molti -compresi noi di Melablog– è subito venuto in mente un sistema di micropagamenti On the Cloud per la prossima generazione di iPhone, magari dotata di chip e antenna NFC. E invece no; a quanto si legge sul Wall Street Journal, Apple avrebbe invece deliberatamente scelto un approccio più cauto, in attesa che il mercato si schiarisca le idee.
Sappiamo per certo che l’argomento solletica da tempo l’ingegno di Cupertino e non sono mancate in passato dimostrazioni pratiche delle potenzialità in gioco. Peccato però che, contrariamente al solito, questa volta la mela abbia preferito stare alla finestra a guardare gli sviluppi:
Quella di fare un passo indietro sui pagamenti mobili è stata una scelta consapevole, il risultato di una lunga discussione lo scorso anno. Alcuni ingegneri Apple tifavano per un approccio più aggressivo che avrebbe potuto integrare i pagamenti in modo più diretto.
Ma i dirigenti Apple scelsero la strada dell’approccio lento, almeno per ora. Un portavoce Apple si è rifiutato di rilasciare commenti sul processo decisionale. Il responsabile del marketing globale di Apple, Phil Schiller, in una intervista del mese scorso ha affermato che i servizi di pagamento mobile digitale stanno “tutti lottando per un pezzo della torta, ma noi ce ne asterremo.”
In un qualche momento del passato, quindi, Apple ha preso seriamente in considerazione la possibilità di lanciarsi nel settore; e non si parlava soltanto di facilitare i pagamenti ai commercianti, ma persino di trasformare la società in qualcosa di simile ad una banca. Una delle ipotesi iniziali era di accordarsi con gli attuali intermediari creditizi pretendendo da questi ultimi una percentuale sulle transazioni, ma il tutto si è risolto in un nulla di fatto.
Passbook, insomma, non costituirà il trampolino per lanciarsi nel mondo dei micropagamenti: semmai, è un semplice compromesso intanto che gli operatori di mercato si decidano una buona volta.