Non c’è alcun dubbio sul fatto che alcuni gestori -nostrani ed esteri- stiano già leccandosi i baffi riguardo la possibilità di addebitare costi aggiuntivi per l’uso di FaceTime su reti 3G e 4G. Di sicuro ci stanno facendo un pensierino quelli di AT&T negli USA, e il timore è che la moda possa contagiare anche i carrier italiani. A raffreddare le intemperanze, tuttavia, ci ha pensato un senatore a stelle e strisce, secondo cui ciò è profondamente sbagliato.
In una intervista condotta da The Verge, il senatore democratico Al Franken è lapidario: la possibilità che con iOS 6 AT&T trasformi FaceTime in un servizio a pagamento costituirebbe una violazione della Net Neutrality:
“Posso capire il network management. Ma non è di questo che parliamo. Ciò sarebbe sbagliato. Non è l’architettura che abbiamo creato e che protegge l’innovazione.”
Un conto, insomma, è la legittima gestione del network -con azioni che scoraggino le attività che potrebbero portare alla congestione o al blocco del network-, ma un altro è l’abuso della propria posizione di fornitore di servizi. E FaceTime, almeno nella visione di Franken, non rientra nella prima delle due casistiche.
Basteranno dichiarazioni simili a sollevare il polverone? C’è da scommettere che quelli di AT&T abbiano le orecchie tese per captare da che parte tiri il vento. E chissà che ciò non basti a modificare un po’ il corso degli eventi. Trovate l’intera intervista qui sotto; di Net Neutrality si parla verso il minuto 8:30.